Stop ai fuochi d’artificio a Napoli. In molti notano e denunciano lo strano uso dei fuochi, sparati in piena notte.
I clan sparano sempre più spesso nel cuore della notte per segnalare la fine di una partita di droga e per festeggiare il guadagno in tempi brevi grosse somme di denaro o la scarcerazione di un boss. E’ un messaggio anche per i fornitori.
In un altro comune del napoletano, Pozzuoli, il primo cittadino ha firmato un’ordinanza con la quale vieta su tutto il territorio comunale, “sia di giorno che di notte”, di accendere fuochi d’artificio, petardi, mortaretti e altro materiale esplodente. Il divieto riguarda anche tutti i ristoranti, bar, stabilimenti balneari, pubblici esercizi o strutture adibite ad attività di svago e ricreazione, che non possono “accendere e/o consentire ai propri ospiti l’accensione dei fuochi d’artificio o altro materiale esplodente in assenza della preventiva licenza dell’Autorità di pubblica sicurezza e della comunicazione preventiva al Comune”.
Il provvedimento è stato adottato in seguito alle numerose lamentele giunte in Comune da parte di molti cittadini per l’esplosione sconsiderata di fuochi d’artificio in tutte le ore del giorno e della notte e in considerazione degli effetti negativi che i botti procurano sul quieto vivere civile, soprattutto a danno dei soggetti deboli. A Napoli oramai la situazione è insostenibile. Ogni notte i clan sparano decine di botti e fuochi o per festeggiare la scarcerazione di qualche delinquente o sopratutto per segnalare la presenza di droga in una piazza di spaccio. Poi ci sono le bravate delle solite baby gang e degli incivili irrispettosi della quiete pubblica.
Le micce delle batterie pirotecniche vengono innescate dalla paranza di spacciatori che per prima, in un quartiere, ha ultimato la partita di droga. Un messaggio per i fornitori e, contestualmente, un segnale di giubilo. Innanzitutto un cenno perchè il grossista di stupefacenti porti, a chi ha finito la roba, un nuovo stock di cocaina, o eroina, o hascisc. E poi il festeggiamento per aver terminato la vendita e, pertanto, di aver guadagnato in tempi brevi grosse somme di denaro. Per fermare questa vergogna e colpire la criminalità sarebbe opportuno “vietare almeno per ora i fuochi su tutto il territorio napoletano. Anzi sarebbe utile che che attuassero un provvedimento simile tutti i sindaci del napoletano”, lamentano i cittadini.
LE SANZIONI – I trasgressori dell’ordinanza saranno puniti con una sanzione da 25 a 500 euro, mentre la pubblica attività rischia una sospensione da 3 a 15 giorni qualora allo stesso esercente vengano contestate due violazioni alle disposizioni contenute nell’ordinanza. Una sanzione di non meno 500 euro è prevista anche per chi sporca la pubblica via con “materiali combusti e/o incombusti residuati dalle esplosioni non autorizzate”.