“In seguito ad un’attenta e serena valutazione, ritengo utile ed opportuno azzerare completamente la mia squadra di governo. A partire da oggi avvierò una serie di incontri per formulare le adeguate valutazioni politiche e ridare alla città di Pompei una giunta di spessore”.
E tanti saluti a Pompei!
Con uno striminzito comunicato stampa, oggi, il primo cittadino ha annunciato il grande passo. Per il bene della città, almeno così lascia intendere il messia pompeiano, ha azzerato la giunta. Dopo quattordici mesi di nulla assoluto l’unica soluzione, per Uliano, è quella di mandare a casa tutta la squadra di governo. Il valzer degli assessori a tempo determinato e sostituiti con il passare delle stagioni, evidentemente, non era più sufficiente a soddisfare il primo cittadino che, così, ha ben pensato di fare un repulisti di massa. Sale così fortemente la media degli assessori “consumati” da Ferdinando Uliano e sinceramente ne abbiamo perso il conto.
“Ringrazio gli assessori – continua il comunicato – per il lavoro svolto finora con impegno e dedizione. Nelle prossime ore, espletate alcune formalità istituzionali, firmerò i decreti di revoca. La mia decisione mira a tutelare solo ed esclusivamente gli interessi della città”.
Parole di circostanza per circostanziare, ancora una volta se ce ne fosse la necessità, un fallimento che di mese in mese diventa sempre più completo e ben definito. Erano già alcuni giorni che in città si vociferava su una maggioranza non più tale. Su una spaccatura forse insanabile, che vedrebbe gli uomini forti di Palazzo De Fusco distanti dall’immobilismo del primo cittadino.
Uliano, fondamentalmente, prova a cedere al ricatto dei gruppi consiliari che chiedono da diversi mesi di avere una rappresentanza diretta nel governo cittadino, rottamando i cosiddetti tecnici, amici e parenti, ma sembrerebbe essere ormai fuori tempo limite.
Qualche bene informato, che in questi casi non manca mai e che quasi sempre è seriamente bene informato, paventa anche un probabile colpo di scena per i prossimi giorni.
Gennaro Cirillo
