Anche quest’anno torna puntuale il festival dell’arte del canto su tamburo “Li Marri Terra & Tammorre”. Giunta alla sua ottava edizione, la manifestazione, ricca di imperdibili perfomance spalmate in due giornate, 26 e 27 settembre, è pronta ad offrire atmosfere musicali uniche di suoni e danze della tradizione partenopea che si fondono coi sapori genuini delle pietanze tipiche che saranno preparate per l’occasione.
Come sempre, ad ospitare la kermesse, sarà l’ampio spiazzale della chiesa SS. Vergine del Suffragio di Marra, ampio bacino a ridosso dei comuni di Scafati, Boscoreale e Poggiomarino.
Punta di diamante di quest’edizione, l’esibizione esclusiva de “La Nuova Compagnia della Tammorra”, gruppo cult scioltosi nel 2004, che proprio da Marra ha dato il via negli anni ’80 alla rinascita della musica popolare contadina rispolverando le antiche tradizioni culturali e musicali campane.
Tanti gli ospiti che si esibiranno in questa ricca edizione: il 26, serata dedicata alla tradizione oltre a La Nuova Compagnia della Tammorra, la Paranza 3 Maggio e la Paranza Peppino di Febbraio; il 27, innovazione e contaminazione, con Astrea e Biagino di Prisco, Metropolitan Folk e Vincenzo Romano.
Nata ormai alcuni anni fa come una sorta di scommessa dei due capo-organizzatori, Pasquale Matrone e Simone Carotenuto, “Li Marri Terra & Tammorre” è divenuta col tempo una vera e propria mecca per tutti i cultori della tammurriata e delle sue tante declinazioni.
Chissà che l’evento non possa effettivamente riuscire a far dimenticare ai marresi i tanti problemi di abbandono e degrado in cui versa la zona periferica e, magari, riuscire davvero a puntare i riflettori su una terra a ridosso tra diversi comuni, che purtroppo è diventata “terra di nessuno”.
Raffaele Cirillo