Nella metropoli napoletana è in atto una guerra spietata di cui sono protagoniste vecchie e nuove bande di camorra.
Ieri a Fuorigrotta l’ennesimo episodio da far west dove, in una violenta sparatoria, un poliziotto è stato gravemente ferito.
A fronte di questa drammatica realtà la discussione, che spesso si sviluppa nelle istituzioni e tra chi ha compiti di rappresentanza politica, oscilla tra chiacchiere surreali, assuefazione al fenomeno, inutili passerelle, strumentalizzazioni e scaricabarile.
Non si può andare avanti così.
Lo Stato deve riprendere il pieno controllo del territorio; rafforzare l’azione di repressione e contrasto della criminalità; fornire più risorse umane e materiali alla magistratura; spostare a Napoli e provincia più uomini e mezzi.
Ci vuole l’esercito.
Serve una fase adeguata e lunga di bonifica del territorio.
La sicurezza dei cittadini e la lotta alla criminalità vanno messi al primo posto dell’agenda del Governo nazionale e dei poteri locali.
Le istituzioni locali, in primis il Sindaco che è anche sindaco metropolitano, e il Presidente della Regione Campania DeLuca, i parlamentari, le forze sociali, si riuniscano urgentemente e, insieme, chiedano al governo di venire a Napoli e di affrontare una situazione ormai gravissima, con misure e mezzi adeguati.