Savoia, partita da non crederci

immagine calcioE’ brutto dire che già s’era visto domenica scorsa che non sarebbe stata una cavalcata trionfale, quella del Savoia, ma da qui a pensare che l’Hermes Casagiove avrebbe vinto la gara, ne passa.

Il problema vero, non è neanche nel nome della squadra Hermes, Mercurio per i romani, dio del commercio e dei ladri, ma questi in maglia gialla, oggi non hanno rubato nulla. Hanno fatto la loro onesta partita, quasi intimoriti dal vessillo bianco e dai tanti tifosi accorsi in quel di terra di lavoro, poi all’improvviso si sono trovati in vantaggio…non ci credevano neanche loro, ma così è il calcio.

Supponenza? Forse credevamo che le squadre si inchinassero alla maestà savoiarda? No, non funziona così, in campo bisogna lottare e dare l’anima, ma se la società ha qualche problema e non completa la squadra, così come da essi stessi proclamato, beh la soluzione c’è, bisogna fare un passo indietro, guardarsi bene dentro e magari anche dentro le casse sociali, non si può fare la frittura con l’acqua, non si vince un campionato con i proclami. Al di sopra di tutto deve sempre esserci il rispetto per quelle centinaia di adoratori del Savoia, che non si pongono limiti e che sino alla fine, incitano la squadra, grazie ragazzi, siete la cosa più forte che abbiamo, io per motivi di lavoro ho sentito la partita, e quel Nico Erbaggio (a proposito è favoloso) mi ha portato su quel campo, facendomi vivere antiche sensazioni. Ecco, ora non trovo altro da dire che Hermes Casagiove batte il Savoia 1 a 0. Non ci si può credere.

 

 

Ernesto Limito

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