Ad iniziare la settimana da sindaco è stato nei giorni scorsi Daniele D’Elia, 19 anni, segretario del Forum dei Giovani.
Un giovane cetarese che trascorre tutti i giorni con me per una settimana, partecipando ad attività quotidiane di incontro con le persone, riunioni, consultazione della posta e degli atti e così via. Ritengo che sia utile aprire porte, cassetti, documenti, in modo sostanziale: è il migliore antidoto per l’antipolitica dilagante, oltre che essere – come hanno già ben compreso i partecipanti – un’esperienza formativa ed affascinante”.
L’esperienza può servire ad alimentare passioni politiche o a spegnere ogni velleità. E’ una breve gavetta impegnativa che dà un’idea pratica di cosa significhi fare il sindaco oggi. Questa è l’opinione di Daniele D’Elia: “Vedere e toccare con mano cosa significa essere primo cittadino mi ha fatto capire che la politica nazionale e quella locale, delle piccole amministrazioni di paese, è molto diversa. Qui sei a diretto contatto con i bisogni della gente e con le loro richieste, 24 ore su 24. E’ un’attività di servizio, che richiede una grande passione e spirito di sacrificio, ma a me ha fatto venire voglia di fare politica”.