Stefano Gargiulo. Classe’ 81. Napoletano. Di Capodimonte. Musicista, compositore e soprattutto autodidatta. L’arte non si insegna. E se lo diceva Argan…
Direttamente da Hollywood, dove ha ricevuto il premio “Miglior Album Strumentale” ai Los Angeles Music Awards 2014 per l’album Netherworld, il ragazzo torna nella sua Napoli.
Direttamente dalla città degli Angeli. Dal Paradiso. “From Paradise”. Così si chiama lo spettacolo che vedrà il compositore napoletano impegnato a dirigere l’orchestra davanti al pubblico del teatro San Ferdinando, il prossimo 22 ottobre.
Lo spettacolo di musica classica contemporanea sarà in collaborazione con il Maestro Gianni Ephrikian. Attuale vincitore del Los Angeles Music Awards 2015 come “Instrumental Artist of the Year 2015”, a cui è sinceramente grato. Gli riconosco la devozione dell’ allievo, nelle sue parole.
“From Paradise. Gli chiedo. Tu, il Maestro Ephrikian, l’orchestra San Giovanni di Keith Goodman e 33 elementi. E chi altro? O cosa altro?”
Questo è un evento che grazie al Maestro Ephrikian potrà avverarsi; ha preso molto a cuore la mia musica, curandone aspetti tecnici e orchestrali. Meno di un anno fa tutto questo era solo un sogno, oggi grazie a lui una speranza e fra meno di un mese una realtà. L’orchestra che si esibirà in concerto è stata proposta da Goodman, il quale ha racchiuso 33 suoi strumentisti ed è il loro portavoce. Cosa altro? o chi altro? Ce ne saranno delle belle ma perché, spararmi la cartuccia? Venite ad ascoltare il concerto, musica e danza a braccetto, il tutto ovviamente gratuito.
E’ spontaneo. Positivo, anche se preferisce credere di non esserlo. E come tutti quelli che aprono nuove porte, va con il cuore in mano. C’è istinto, passione. E lo senti. Lo stesso ritmo delle sue note.
“Dirigi un’orchestra. Per la prima volta. A Napoli. Cosa rappresenterà per te l’esperienza sociale del concerto, al San Ferdinando?”
Si è la mia primissima volta e già da mesi (da quando ho avuto la data al S.Ferdinando) sto in continue paranoie ed ansie. Non mi aspettavo di vincere ad Hollywood, in gara con compositori già affermati nel panorama cinematografico statunitense, per poi ritrovarmi ancor più gratificato dalla mia città per il riconoscimento avuto. Esperienza sociale? Cavolo! E’ il Teatro di De Filippo; sarò nel suo camerino. Proprio dove lui si preparava prima di andare in scena.
Stefano omaggerà la sua città con una novità. Ci saranno 10 brani inediti – mi racconta – scritti da me e orchestrati dal Maestro Ephrikian, tra cui quelli vincitori di concorsi Nazionali ed Internazionali, più altri scritti per il concerto From Paradise.
Ascolteremo, inoltre, un brano di Mariano Daniele “La vita”, in versione orchestrale, ed infine uno dei tantissimi brani di Ephrikian “Angeli”.
E a proposito di angeli, gli chiedo del suo Angelo, la sua ragazza Myriam Millarca. La violinista di Lilith’s Song, la melodia che lo ha fatto conoscere al mondo.
Lei ci sarà. Farà da spettatrice e sarà il mio sostegno morale. Mi dice con una semplicità spiazzante.
Stefano ha cominciato a suonare da autodidatta. Aveva 16 anni quando ha ricevuto in regalo la sua prima chitarra elettrica. Poi ha iniziato col flauto, il basso, la batteria, il violino, mandolino, chitarra acustica, pianoforte etc… ed è più facile dire gli strumenti che non ha suonato, passando da un genere musicale ad un altro.
“Lo studio di questi strumenti che ruolo ha avuto nella tua formazione?”
Lo studio? Beh più la pratica, direi. Tantissimo perché vivi lo strumento in maniera diretta. Apprendi ciò che nei libri non è scritto. Puoi descrivermi l’amore alla perfezione, puoi sapere ogni minima sfumatura di esso, perché ne hai letto il contenuto in un qualche romanzo, ma solo vivendolo sai cosa realmente si prova.
E ancora studia. Con l’umiltà e l’ impegno di chi farà tanta strada. “So che stai studiando musica, posso sapere cosa e con chi?
Certo, studio chitarra e teoria con il Maestro Giovanni Dell’Aversana (che suonerà un mio brano al concerto del 22 ottobre insieme all’orchestra) mentre con il Maestro Ephrikian studio armonia e composizione.
Videogames , disegni , colori, movimento e immagini.
“La tua passione per il fumetto continua con Dylan Dog vs Freddy Krueger , il fanmovie di Denis Frison. Ancora il gotico. Ancora Tim Burton in qualche modo? Mi racconti di questa tua esperienza?”
L’esperienza con Denis è stata fantastica. Attualmente lavoro per il suo film Evil Night di cui ne curerò la colonna sonora. Io adoro Tim Burton, e non nascondo che il mio sogno nel cassetto è poter lavorare un giorno con lui.
Al centro della vita di Stefano non c’è il cinema, ma la musica. Eppure le immagini, più o meno fantasy, a loro modo sono sempre presenti.
“Che rapporto c’è, per te, tra note e immagini?”
Fondamentali, almeno per me. Le immagini fanno scattare nella mia mente una serie di sequenze musicali adatte per la scena che stiamo osservando. Ma esistono due tipologie di musiche, come dice Ephrikian, “Quelle che stanno in piedi da sole, e quelle che senza immagini vanno a cadere”, ma soprattutto sono importanti i silenzi, che valgono più di una nota giusta.
Gli chiedo, perciò, quale è la nota che più lo rappresenta. Sicuramente sono un SI.
Ancora una volta è positivo. Un Sì è un sì; anche se me lo nega.
Cosa c’è nel tuo prossimo futuro? Tanta MUSICA! E a rafforzare la sua passione, me lo scrive a lettere capitali.
E noi, orgogliosi del Made in Napoli, non possiamo che augurarcelo.
Ornella Scannapieco