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“Masterplan condiviso con parti sociali e proprietari” per la privatizzazione dell’arenile

castellammare di stabia

Con un comunicato del comune di Castellammare di Stabia, a firma degli assessori Giulia Cianciulli, al Demanio, ed Alessio D’Auria, all’Urbanistica, continua la querelle sulla privatizzazione dell’arenile De Gasperi. Gli assessori replicano alle accuse mosse da partiti ed associazioni di centrosinistra, nonché da alcuni consiglieri comunali di centrosinistra oggi all’opposizione.

L’ass. Giulia Cianciulli

«È decisamente sorprendente – commentano i due amministratori – leggere il comunicato stampa firmato anche da sedicenti consiglieri di centrosinistra, in cui si contesta l’accantonamento dei progetti di sviluppo dell’area di corso de Gasperi».

A dirsi contrari al progetto di lottizzazione e privatizzazione dell’arenile di via De Gasperi, in una nota i gruppi Rifare Castellammare, Officina Democratica, Giovani Democratici, Sel, Idv, Giovani Sel, Giovani Idv, nonché i consiglieri di centrosinistra Amedeo Di Nardo, Rodolfo Ostrifate, Francesco iovino, Francesco Russo, Rosanna Esposito, Giuseppe Giovedì. Nel documento definiscono il relativo bando “…poco chiaro perché pubblicato durante il mese di agosto, illegittimo perché è in palese contrasto con il “Piano spiagge” comunale che per quel tratto prevede esplicitamente l’adozione di un piano di dettaglio da parte del Consiglio Comunale.

«Gli stessi consiglieri hanno partecipato a tutti i tavoli tecnici, a tutte le riunioni interpartitiche, a tutti i vertici di maggioranza, che si sono tenuti in questi due anni sul masterplan per la riqualificazione e rigenerazione delle aree industriali e produttive dismesse lungo il waterfront nord della città, in deroga alle strumentazioni urbanistiche e paesaggistiche vigenti locali e sovraordinate.

Ass. Alessio D’Auria

Per l’attuazione del masterplan è stato redatto un documento di indirizzo programmatico, condiviso anche con le parti sociali e con i proprietari delle aree e degli immobili. Allo stato attuale, l’entrata in vigore della L.R. 16/2014 ha di fatto liberalizzato la possibilità di effettuare cambi di destinazioni d’uso, consentendo anche l’applicazione del Piano Casa (come è avvenuto per l’area ex-Cirio), riducendo di fatto l’attuazione del masterplan alle sole aree incluse all’interno dell’ASI, tra cui l’ex AVIS.

Il masterplan è stato inserito da questa amministrazione tra i progetti cardine del piano strategico per il rilancio delle aree comprese nella buffer-zone del sito UNESCO di Pompei (previsto dal D.L 91/2013), di cui Castellammare fa parte, che è in corso di redazione da parte dell’Unità Grande Pompei, e dei cui sviluppi sono sempre stati edotti tutti i consiglieri.

Con particolare riferimento alla possibilità di riconversione a fini turistici, commerciali e residenziali dei volumi produttivi dismessi, alla luce delle modifiche normative sopraggiunte, questa possibilità è attivabile solo nel complesso dell’ex AVIS, per il quale sono tutt’ora in corso incontri con le parti sociali e la società proprietaria degli immobili per la sottoscrizione di un protocollo di intesa che prevede la ricollocazione lavorativa degli ex dipendenti: in questo percorso di concertazione sono stati sempre coinvolti non solo gli organi amministrativi ma anche quelli istituzionali del comune.

L’unico progetto che questa amministrazione ha consapevolmente “messo in soffitta” è quello approvato dalla giunta Bobbio, che prevedeva, sul fronte a mare, la realizzazione di una colata di cemento larga 10 metri, da Marina di Stabia al rivo san Marco (a proposito di “privatizzazione delle spiagge”!). Ma evidentemente a qualche consigliere quella non sembrava una “svendita del patrimonio demaniale”. Viceversa questa amministrazione si è impegnata ad evitare forme di abusivismo sul litorale di corso de Gasperi, attraverso la razionalizzazione dell’uso temporaneo dell’arenile, per giunta di durata massima prefissata, con l’emanazione di un apposito avviso pubblico che favorirà la più ampia partecipazione in maniera finalmente trasparente».

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