Immigrazione e integrazione. Senza distinzione di lingua e razza. Si è discusso di questo nell’aula consiliare di palazzo Baronale nel corso di un dibattito pubblico inserito nel più ampio progetto Erasmus “Never” (acronimo di no enemies violence equal rights, no violenza parità di diritti) che per tutta la settimana sta interessando la scuola Degni. Nell’ambito di questo progetto l’istituto con sede a piazza Luigi Palomba ospiterà 35 persone, tra studenti, dirigenti scolastici e docenti, provenienti da quattro diverse nazioni europee: Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Turchia.
“L’obiettivo del progetto – spiegano dalla scuola – è di sviluppare attività, metodi di lavoro che avvicinino persone provenienti da contesti diversi, talvolta molto lontani dal punto di vista geografico, perché solo attraverso la conoscenza diretta, l’incontro, si combattono i pregiudizi e la xenofobia e si creano i presupposti per la costruzione di un dialogo sociale efficace”.
Grande festa a palazzo Baronale, con alcuni degli alunni che hanno indossato gli abiti tradizionali dei Paesi di provenienza. Gli studenti del Degni, inoltre, hanno portato creazioni degli allievi del corso di moda. Entusiasta la dirigente scolastica, Rossella Di Matteo: “La passione e l’attenzione mostrata da questi ragazzi, che hanno dai 14 ai 18 anni, e la perfetta integrazione con i loro coetanei dimostrano come il primo risultato sia stato centrato. Il confronto quotidiano, poi, sta facendo emergere grandi sinergie anche in termini di accoglienza”.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore con delega alla Pubblica istruzione Romina Stilo: “In un contesto sempre più multirazziale – ha detto – la priorità per tutte le nostre attività deve essere l’integrazione. È un piacere avervi per questa settimana sul nostro territorio, che sicuramente avrete modo di apprezzare per la sua bellezza e la sua accoglienza”.
Il Degni rappresenta l’unico istituto superiore della provincia di Napoli, insieme a una scuola di Castellammare, ad essersi visto accettare un’iniziativa legata al progetto Erasmus. Molto seguito l’intervento di Antonio Capuano, professore di diritto internazionale e di diritto commerciale nei paesi islamici presso l’università di Roma-Tor Vergata, che ha anche ricordato Carlo Tavella, il cooperante italiano ucciso in Bangladesh: “Pace e solidarietà sono i due fulcri per una perfetta integrazione tra i popoli. La questione immigrati deve però essere affrontata dall’Europa con politiche adeguate per evitare il collasso. Le organizzazioni non governative hanno in questo un ruolo fondamentale”.
A chiudere i lavori il sindaco, Ciro Borriello, che rivolto ai ragazzi ha detto: “State spendendo bene il vostro tempo L’età è dalla vostra parte: fate sul campo le esperienza per essere poi protagonisti quando sarete adulti”.