Hanno occupato pacificamente l’aula consiliare del Comune di Castel San Giorgio e continuano lo stato di agitazione i 23 dipendenti della Cooperativa “Sviluppo e Solidarietà” che hanno operato nell’ambito della raccolta differenziata raggiungendo il dato record dell’85%, ottenendo riconoscimenti e apprezzamenti a livello regionale, nazionale e internazionale.
La maggior parte degli operai ha espletato il servizio sul territorio di Castel San Giorgio per circa dieci anni, altri da cinque anni. Gli amministratori che si sono succeduti, prima di quelli attuali, hanno sempre tutelato i lavoratori, prevedendo il passaggio di cantiere nei bandi, per garantire le maestranze anche in presenza di un nuovo gestore e, di conseguenza, assicurando un futuro economico a svariate famiglie di Castel San Giorgio.
L’altro giorno, durante una specifica riunione in Prefettura, il presidente della Cooperativa aveva proposto di far proseguire il lavoro, per due mesi, agli operai, al fine di tutelarne i diritti, ma senza nulla pretendere economicamente dal Comune. L’attuale Amministrazione, in barba alle attuali leggi, ha intenzione di far perdere invece il diritto ai 23 lavoratori e intanto sta impiegando per il servizio otto lavoratori socialmente utili.
Una manovra che fa pensare ad una mera questione di sistemazione di proprie pedine, cioè quelli che hanno sostenuto in campagna elettorale l’attuale Sindaco Sammartino.
Ma i dipendenti della Cooperativa “Sviluppo e Solidarietà” gridano in coro: “Il lavoro non deve, non può avere assolutamente un colore politico”.
“Abbiamo contribuito a raggiungere una percentuale di raccolta differenziata record nella città di Castel San Giorgio. Ora rischiamo il posto di lavoro” ha dichiarato Gianluca Mancini, in rappresentanza di tutti i lavoratori della Cooperativa.
“E’ assurdo che tutto ciò accada proprio a Castel San Giorgio dove, insieme ai cittadini, siamo riusciti a conquistare risultati mai ottenuti e neanche minimamente immaginati in passato. Un servizio efficiente e con una differenziata oltre l’80%, primo Comune in Provincia di Salerno e secondo in tutta la Campania. Pensiamo di aver operato bene e non vogliamo perdere il posto di lavoro. La nostra speranza è che l’attuale Amministrazione Comunale, il Sindaco Sammartino, non prenda decisioni condizionate soltanto da fattori politici”