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Pompei, M5S: l’amministrazione Uliano, “il vecchio che avanza”

Pompei, vento di elezioni

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Anche il Movimento 5Stelle di Pompei entra, con una nota stampa, nella polemica politica pompeiana, bocciando, ed era inevitabile, l’amministrazione in carica ed il primo cittadino Ferdinando Uliano. Così gli attivisti grillini:

“La settimana appena trascorsa ha visto Pompei al centro di un vero e proprio ciclone politico a livello locale. Tutto inizia quando tre consiglieri di maggioranza “abbandonano la nave” pronti a sfiduciare il Sindaco Uliano. Si apre in questo modo la crisi del governo cittadino. Il sindaco si dichiara pronto al rimpasto totale della giunta pur di calmare gli animi: ma il suo tentativo non va a buon fine!

I tre consiglieri di maggioranza insieme a quelli di opposizione firmano un documento di sfiducia pronti a confermare le loro intenzioni dinanzi ad un notaio. Ma ad un passo dalla conferma della sfiducia il consigliere d’opposizione Attilio Malafronte salva l’amministrazione passando alla maggioranza in cambio di un assessorato a lui gradito.

Paradossali sono le motivazioni del consigliere, che vanno dal “gesto di responsabilità” alla “decisione per il bene della città” come il più classico dei “ce lo chiede l’Europa” del governo nazionale quando vuole far credere che sta prendendo una decisione obbligata (molto spesso a discapito dei cittadini). Paradossale è il fatto che pochi giorni prima, insieme agli altri consiglieri di opposizione, lo stesso Malafronte avesse sottoscritto un manifesto in cui si auspicavano le dimissioni del Sindaco oltre a firmare il documento di sfiducia al Sindaco stesso (che attendeva solo la registrazione da un notaio per porre fine al mandato di questa amministrazione).

Pertanto la situazione è la seguente: l’amministrazione del CAMBIAMENTO si regge in piedi grazie ad un “volto noto” della politica pompeiana, una persona che negli ultimi 10 anni (e oltre) ha occupato un posto in consiglio comunale rendendosi corresponsabile del drammatico decadimento della nostra città; l’amministrazione del CAMBIAMENTO è stata “salvata” da colui che, candidato alle ultime elezioni regionali, è stato considerato un IMPRESENTABILE passando agli onori della cronaca nazionale con l’appellativo di “Calibro 12”, appellativo dovuto al fatto che nell’ambito dell’operazione “Terra Santa” (riguardante il cimitero comunale di Pompei) nel corso delle perquisizioni a casa sua furono rinvenute alcune armi e cartucce di quel calibro (vecchie armi da caccia, secondo Malafronte).

L’amministrazione del CAMBIAMENTO non può dare spazio al VECCHIO CHE AVANZA con il solo scopo di salvare la poltrona. La delusione tra i cittadini pompeiani è tanta e ciò pone seri dubbi sul livello di fiducia che gli elettori hanno in questa amministrazione. furono rinvenute alcune armi e cartucce di quel calibro (vecchie armi da caccia, secondo Malafronte).

L’amministrazione del CAMBIAMENTO non può dare spazio al VECCHIO CHE AVANZA con il solo scopo di salvare la poltrona. La delusione tra i cittadini pompeiani è tanta e ciò pone seri dubbi sul livello di fiducia che gli elettori hanno in questa amministrazione. Con una situazione di 8 consiglieri di maggioranza e 8 di opposizione, il voto del Sindaco diventa determinante in ogni votazione. Dal Sindaco dipenderà ogni decisione che verrà presa da qui in avanti! Non possiamo fare a meno infine di ricordare il triste record relativo al cambio di ben 12 assessori in poco più di un anno che non ha consentito una continuità di lavoro a nessuno di essi.

Ciascun assessore, dopo un breve periodo in carica, è stato rimosso e sostituito, facendo perdere ogni riferimento anche ai cittadini. Nel caos più totale si cambia tutto per non cambiare niente e mentre i problemi in città continuano ad aumentare a trarre vantaggio da questa situazione è solo il VECCHIO CHE AVANZA!”

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