Rapina finita in tragedia a Ercolano: lavorare tutti per salvare il salvabile

ercol rapinaAll’indomani del tentativo di rapina finito in tragedia a Ercolano ci si interroga ancora una volta sulle cause che determinano determinate miserie sociali. La violenza , spesso messa in essere da giovanissimi, che ultimamente imperversa a Napoli e nel vesuviano è frutto senza dubbio di inadeguata scolarizzazione, mancanza di occupazione e assenze delle istituzioni.

Decenni di mal governo, di ruberie da parte di politici farabutti hanno trasformato luoghi meravigliosi in Far West dove ormai si ammazza a qualsiasi ora del giorno e davanti a chiunque. Ed ecco che il triste copione si ripete : filo di banca nei confronti di un gioielliere ercolanese Giuseppe Castaldo, tentativo di rapina ai danni dell’uomo e reazione armata della vittima.

A rimanere sull’asfalto due pregiudicati Bruno Petrone e Luigi Tedeschi, rispettivamente di Secondigliano e della Sanità. Una vita spezzata brutalmente non è mai piacevole da contemplare : ma parlare di “brave persone” proprio no.

Una “brava persona” non mette a segno rapine a mano armata ne nuoce al prossimo ma tenta onestamente come può di sbarcare il lunario. Quindi prendiamo decisamente le distanze dai “teatrini” ipocriti di chi essendosi già consigliato con l’avvocato tenta di speculare sulla drammatica vicenda. Il problema è ben più grosso e riguarda l’intera società.

E’ facile dire io sono per la legalità, abbasso la camorra, etc….Molto più difficile operare ed esporsi per contrastare l’ignoranza che consente ai camorristi di spadroneggiare da sempre. Ecco perché l’istruzione è la prima arma contro la malavita. Il resto è inutile retorica. Ercolano saprà reagire con grande spessore umano all’ennesima tragedia annunciata cercando unità politica per il benessere del paese. Non è più tempo del più bravo , bello e fotografato ma della sinergia costruttiva se si vuole salvare il salvabile in tempi utili.

Alfonso Maria Liguori

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