Tra i dieci siti inseriti in classifica c’è anche quello di Torre Annunziata, posizionato al quinto posto. Ed è il primo sito archeologico italiano inserito, mentre sono rimasti fuori gli scavi di Ercolano e Pompei. “Per una gita più piacevole nel mondo romano – scrive l’esperta Mary Beard – bisogna andare nella grande Villa di Oplontis (nei pressi della stazione di Torre Annunziata), ugualmente sepolta dall’eruzione del 79 d.C.
Non è sicuro che si tratti della villa di famiglia della moglie di Nerone, Poppea, come spesso si dice. Ma è certamente un edificio di dimensioni imperiali, con una piscina olimpionica e giardini finemente progettati.
E a volte ti sembra di possederla tutta per te”. La notizia arriva proprio quando l’amministrazione comunale del sindaco Giosuè Starita insieme all’assessore Antonio Irlando sta “battagliando” contro la burocrazia per realizzare un progetto finanziato dai fondi Por: l’Ente di palazzo Criscuolo potrà usufruire di fondi regionali per il restyling del palazzo di città che dal 30 novembre dovrà diventare un vero e proprio museo aperto alla città in cui verranno esposti alcuni reperti provenienti proprio da Oplontis.
Tornando alla classifica del Daily Telegraph, Oplontis è al quinto posto dei siti classici da visitare, dopo l’Acropoli di Atene (Grecia), Afrodisia (Turchia), Delfi (sempre Grecia) e Masada (Israele), ma prima di Ostia, Paestum, il Pantheon di Roma, Segovia (Spagna) e Timgad (Algeria). Inoltre, il quotidiano britannico annuncia che presto il «Telegraph Tour» farà tappa proprio ad Oplontis, in una visita guidata accompagnata dagli esperti che curano la pagina Viaggi del portale più seguito in Gran Bretagna.
Gennaro Esposito