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A Napoli la maratona fotografica partirà da L’Asilo alle ore 10.00 e terminerà nello stesso spazio alle ore 22.00. Durante la giornata sono previste due tappe intermedie dove i partecipanti consegneranno le proprie foto, riceveranno i temi successivi e avranno spazio e opportunità di ristoro. La prima, alle ore 14.00, è prevista alla chiesa di San Giuseppe del quartiere Avvocata, uno spazio sconsacrato che attualmente ospita un gruppo di associazioni che si unisce sotto il nome di Le Scalze. La seconda tappa, alle ore 18.00, sarà invece ospitata dal Palazzo delle Arti di Napoli, un museo ubicato nello storico Palazzo Carafa di Roccella della riviera di Chiaia e specializzato in arte contemporanea.
Al termine della maratona, le foto dei 300 partecipanti – 100 per città – confluiranno in un unico archivio ospitato sul sito www.frame.life e costituiranno una risorsa preziosa per aumentare conoscenza e comprensione tra gli abitanti delle tre città. 3600 fotografie su 12 temi immateriali dalle quali emergeranno differenze e similitudini: una raccolta di visioni e percezioni multifunzionale attraverso cui innescare un dialogo comune su specifici temi che impattano le nostre società. Analizzando le molteplici prospettive immortalate nell’archivio costituito, l’idea alla base del progetto Photo Marathon è quella di sfruttare il potere dell’occhio collettivo per indagare il contesto sociale di una data comunità.
Nell’arco di un’intera giornata, i partecipanti delle scorse edizioni hanno attraversato aree di Beirut difficilmente accessibili, riappropriandosi di spazi del tessuto urbano dimenticati, e creato un archivio fotografico dal quale sono emersi chiari i segni dell’instabile contesto politico e sociale libanese e le aspirazioni della società civile. Il co-fondatore di FRAME, Ali Sayed Ali, ha così commentato sull’edizione 2015: “La collaborazione con L’Asilo di Napoli e Pacte Tunisien a Tunisi ci darà la possibilità di sperimentare il nostro progetto in più città e in diversi continenti, usandone per la prima volta i risultati anche come una risorsa per il dialogo interculturale. Vedremo Beirut, Napoli e Tunisi attraverso gli occhi degli altri e, con il record di iscrizioni ottenuto quest’anno, siamo davvero felici di aver avuto tale opportunità”. Le immagini saranno analizzate da una giuria formata da Patrick Baz, direttore della fotografia dell’AFP Foundation e vincitore di due premi POYi; Iain Chambers, docente dell’Università di Napoli L’Orientale impegnato nello studio del contesto socio-culturale del Mediterraneo; Ghada Waked, professore all’Università di Balamand Alba e l’Università Holy Spirit di Kaslik in Libano; e Sophia Barakat, fotografa e autrice di racconti pubblicati in Tunisia, Francia e negli USA. Le foto scelte dalla giuria saranno premiate con attrezzature fotografiche e pubblicazioni.
Infine, una mostra itinerante delle 3600 fotografie raccolte attraverserà le tre città nella prossima primavera, accompagnata da una settimana di incontri e conferenze ospitate a Napoli dall’Università “L’Orientale”. Considerando i risultati ottenuti a Beirut in termini di comprensione del tessuto sociale, la terza edizione della Photo Marathon allarga il raggio a tre città del Mediterraneo con lo scopo di irrobustire e creare legami tra le città del mare di mezzo, proponendo un nuovo modello d’invito al dialogo, alla conoscenza, all’integrazione.
Gianluca D’Ambrosio