L’assessore al bilancio, Amelia Farese, si dice fortemente rammaricata dal manifesto a firma dei quattro consiglieri di minoranza del consiglio trecasese, che le attribuiscono un’ipotetica cattiva gestione dell’arrivo a circa 600 cittadini degli avvisi di accertamento tributario.
“Quattro firme per produrre otto righe di manifesto, otto righe di bugie!” E’ questa la laconica risposta dell’assessore Amelia Farese al manifesto affisso a Trecase nei giorni scorsi sulla questione Equitalia, un attacco scomposto, superficiale e ingiustificato, stando sempre a quanto detto da Farese, all’amministrazione De Luca ed in particolare proprio all’assessore alle Finanze. “All’arrivo degli avvisi di accertamento – sottolinea l’assessore Farese – che scaturiscono da disposizioni normative, che hanno visto la società Sapna affidare ad Equitalia, Geset e Ottogas la concessione di riscossione e a seguito di numerose lamentele dei cittadini, io e il sindaco abbiamo interagito con i vertici delle agenzie di riscossione interessate, consentendo a tutti i cittadini, che ne avessero avuto bisogno, di vedere corretta, annullata o semplicemente confermata la propria posizione tributaria relativa al triennio 2010-2012. Anni in cui, per altro, questa amministrazione non aveva alcuna pertinenza di recupero”.
Ottemperando quindi alle indicazioni normative, anche il comune di Trecase ha dovuto provvedere al recupero di questi tributi dovuti e pregressi. Non vi è dubbio che in alcuni casi ci siano state cartelle esattoriali effettivamente errate, ed a queste si è provveduto o si sta provvedendo, a quanto confermato dall’esponente Pd nel governo cittadino, a correggere e rivedere i conteggi. “Questo esprime un evidente senso di responsabilità – continua la Farese – nei confronti dei cittadini, che meritano di pagare il giusto dovuto e che mi hanno trovata al loro fianco, con il sindaco De Luca, fin dal primo giorno di questa operazione. Ritengo di aver operato correttamente e soprattutto, sono certa che anche i consiglieri di minoranza al mio posto avrebbero agito alla stessa maniera.
Non mi ergo a paladina della giustizia, ma nemmeno posso apprezzare da parte loro affondi scorretti e strumentali. Sino ad oggi ho rispettato, anche se non sempre ne ho condiviso le modalità di azione e il lavoro della minoranza. Oggi ne resto veramente rammaricata. Il mio impegno politico ed amministrativo è imprescindibile da un senso etico, che troppo spesso latita ed è proprio in questa visione della politica e della gestione affidatami, che non posso più tollerare da parte della minoranza mortificazioni arbitrarie ed inconcludenti, rivolte alla mia persona o al mio operato. Non è stato mio costume mortificare i consiglieri di opposizione nemmeno quando hanno dimostrato fragilità e propensione alle bugie. Ma evidentemente si tratta di una questione di stile! Li ho invitati più volte, anche in consiglio comunale, ad essere propositivi e costruttivi, ma hanno, purtroppo, preferito una qualità di confronto sempre troppo pregna di livore e scarsamente etica.
Il “basta” del loro manifesto lo faccio mio e li invito a mettere fine a questa farsa di scarsissimo spessore politico, ascrivendo a questa amministrazione o alla sottoscritta responsabilità altrui. La verità unica di questa vicenda è che quattro consiglieri della minoranza sono veramente a corto di argomenti validi o che, ancor peggio, non sono pienamente consapevoli delle norme che regolano il sistema tributario. Mi chiedo, dunque, in questo tipo di atteggiamento quanto sia attribuibile alla malafede e quanto all’ignoranza?”
Intanto ogni giovedì tanti cittadini trecasesi continuano a recarsi in comune per chiedere spiegazioni, correzioni e informazioni. Presso la casa comunale, oltre ad essere accolti proprio dall’ assessore Farese, stanno trovando l’assistenza di quattro incaricati Equitalia che stanno dando tutte le delucidazioni del caso e, soprattutto, cosa ottenuta dall’ amministrazione, per tutti i cittadini che accetteranno di pagare il dovuto nei prossimi mesi, sarà applicato uno sconto del 70% sulla sanzione che potrebbe essere applicata. Cosa da non sottovalutare per le tasche dei cittadini dato che le sanzioni, in questi casi, vanno dal 100 al 300%, cifre che effettivamente graverebbe, queste sì, pesantemente e forse ingiustamente, sul bilancio familiare dei trecasesi.
Gianluca D’Ambrosio