Esplode a Napoli la rabbia di studenti e insegnanti contro la “Buona Scuola”

Manifestazione istituto alberghiero

Esplode a Napoli la rabbia di studenti e insegnanti contro la “Buona Scuola” e contro il governo Renzi. In mattinata l’istituto statale alberghiero sito in Piazza Bagnoli ha manifestato il proprio dissenso occupando lo spazio antistante la scuola e creando non pochi problemi alla circolazione. “La buona scuola non è la nostra” – “ Renzi vattene a casa”: questi i cori innalzati da giovanissimi pronti a manifestare in difesa del proprio diritto all’istruzione e all’ingresso nel mondo del lavoro.

Era nell’aria: non si può perdere disastrosamente un conflitto mondiale come è accaduto al nostro Paese e riprendersi in tempi ristrettissimi senza pagare “un prezzo”, senza dare il via ad una politica clientelare e becera improntata sul tutelare progressivamente “chi ha” abbandonando a se stesso “chi non ha”, senza in sintesi “vendere l’anima al diavolo”.

Basti pensare alla quantità di cattivi politici ancora a “piede libero” e a quelli deceduti “regolarmente nel proprio letto” senza subire alcuna azione giudiziaria di rilievo per comprendere come a comandare in Italia sia da sempre il più forte. Massoneria, servizi deviati, associazioni underground di “illuminati” : tutti anelli di una catena invisibile che tiene l’italiano onesto legato al palo dell’impossibilità di “fare”, di costruire un domani migliore per i propri figli.

La rabbia degli studenti napoletani è solo la punta di un iceberg che rischia di travolgere violentemente l’Italia. Cifre esose per i libri di testo, strutture scolastiche fatiscenti , mancanza di occasioni d’ingresso nel ciclo produttivo : ovviamente tematiche che riguardano solo le persone “normali” e che annoiano i potenti. Potenti che potrebbero aver fatto male i conti però con il sacrosanto risentimento di buona parte degli italiani. Ci auguriamo di non rivivere periodi di contestazione violenta dove le rivendicazioni sociali della classe operaia ( e non solo) si affermavano in modo scellerato e violento a suon di morti ammazzati.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.