Torre Annunziata, la Compagnia Peppino Ottone presenta la rassegna intitolata a don Mario Albertino

Nella sala attigua alla Chiesa dello Spirito Santo, la Compagnia Peppino Ottone presenta la seconda rassegna amatoriale intitolata a don Mario Albertino. Il cartellone è elaborato con l’impegno di compagnie oplontine; l’inaugurazione è fissata per il 18 e 25 ottobre prossimo con la Compagnia “Ex Allievi Don Bosco” in “Uomo e Galantuomo” di Eduardo, per la regia di Tonino Santarpia, la cui trama contiene macchinazioni sapientemente scherzose che ricordano le farse del periodo iniziale della Compagnia De Filippo; le note farsesche e la tempestività di impostazione riempiono il divertente racconto scenico.

Il secondo appuntamento è per il 29 novembre ed il 6 dicembre con la Compagnia ospitante che metterà in scena la commedia “8-13-52-90” di Umberto Castaldi per la regia di Aniello Birrante, filodrammatico da sempre. Lo spettacolo è la riedizione di una vecchia commedia in cui viene chiamato in ballo perfino il poeta Dante Alighieri, come distributore di numeri a lotto, in una divertente storia onirica che causa gioia e dolori al protagonista ed a tutta la sua famiglia. Lo spettatore, sconcertato, trae le sue amare conclusioni, ma viene trascinato in una sfilza di risate. Della terza serata sarà protagonista la Compagnia teatrale Oplontis in “Questi Fantasmi” di Eduardo per la regia di Beniamino Bisogno, filodrammatico da tempo immemorabile e Gennaro Boiano (10 e 17 gennaio 2016): l’autore ci fa costatare le emozioni e le suggestioni dell’uomo in presenza degli spiriti, dandoci una dimostrazione della genialità delle sue invenzioni sceniche. Sarà poi il turno del gruppo della “Piccola Ribalta Oplontina” in “Io Alfredo e Valentina” (7 e 14 febbraio), per la regia del collettivo della Compagnia Il lavoro passa un po’ in rassegna, con divertente sarcasmo, gli argomenti trattati dal teatro italiano, quali l’amore, il senso della famiglia, i malintesi, i pregiudizi e l’ ignoranza.

Un tema solo oggi crea scompiglio nel sociale: l’omosessualità. Sembrano crollati tanti tabù e prevenzioni verso chi viene considerato “diverso”, rimane da lavorare ancora, a volte basta agire con educazione, essere raffinato, rinunziare al matrimonio, perché la gente sparli. Il 6 e il 13 marzo sarà in scena la Compagnia ‘A Fenesta d’’a Torre in “Ce pensa mammà” di Gaetano Di Maio. La commedia racconta una storia divertente e piena di momenti incredibili che incontrano il consenso del pubblico. In chiusura (3 e 10 aprile), la Compagnia Peppino Ottone porta in scena “Uno di noi” scritto e diretto da Aniello Birrante, spettacolo di prosa e varietà che esamina la vita di un uomo tracciandone il suo percorso.

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