Ercolano: lavori in via Pugliano, arriva l’interrogazione consiliare

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Presente e attenta alle problematiche del territorio l’opposizione consiliare svolge a Ercolano  con abnegazione  il proprio ruolo nella non facile gestione di un paese dalle molteplici problematiche.

Interessante interrogazione presentata dal consigliere comunale Gennaro Miranda (candidato sindaco nell’ultima tornata elettorale) sui lavori di riqualificazione di via Pugliano, questione spinosa che compromette notevolmente la quotidianità dei residenti e il futuro dei commercianti della zona.

Costante e professionale l’attenzione per i diversamente abili del consigliere Assunta Riccio (Area Popolare) cosi come per la sicurezza sempre sul pezzo la toga (ex assessore) Antonietta Garzia (Lista Civica Partecipazione Democrazia) e il consigliere (ex assessore) Antonio Liberti.  Non è un caso che proprio Liberti insieme alla Garzia, alla Riccio, al consigliere comunale Nunzio Spina e all’ex presidente del consiglio comunale Rory Oliviero abbiano chiesto e ottenuto per venerdì 16 ottobre la convocazione di  un consiglio comunale monotematico sulla legalità e sulla sicurezza. Un team valido non meno motivato dunque della giovane e grintosa maggioranza guidata dal sindaco Ciro Buonajuto.

Occorre fare una premessa: nell’evidenziare le doti di un politico, di un amministratore non se ne scredita certamente un altro. Niente di più falso e abilmente alterato nella positiva finalità da qualche abile “burattinaio”.

Questo principio elementare potrebbe essere sfuggito a qualche esponente del Pd vicino al sindaco forse troppo preoccupato dell’attenzione mediatica riservata a qualche giovane professionista “esordiente” nel mondo politico ercolanese che ha già dato molto però sul piano sociale alla comunità.

Al contrario tale gratificazione si sposa pienamente con la volontà del leader Ciro Buonajuto che aveva parlato in periodo elettorale di rinnovamento e meritocrazia contro gli storici campanilismi che poco o nulla hanno prodotto di buono per Ercolano.

In sintesi: un governo locale che nell’insieme, sotterrate le inutili asce di guerra, può produrre molto per la comunità degli scavi e in tempi utili. Sempre che alla lealtà e al buon senso sia riservato il “palco reale” nel teatro della politica indigena.

Alfonso Maria Liguori

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