Il Teatro Tasso compie vent’anni, ed a presentare la ventesima stagione alla stampa è il suo fondatore e direttore artistico, Giampiero Notarangelo, che nel lontano 1995 fu l’artefice dell’apertura di un teatro negli spazi che per decenni erano stati dello storico cinema Italnapoli.
Come di consuetudine, la stagione si snoderà fra classici del teatro rielaborati (lo stesso Notarangelo firmerà come regista “Il nemico del popolo” da Ibsen un adattamento dei racconti di Edgar Allan Poe ed un nuovo allestimento di “Il ventaglio di Lady Windermare” di Oscar Wilde, e molto attesa è il riadattamento del capolavoro di Gogol “L’ispettore generale”, che sarà ambientato nell’Italia di oggi da Ciro Fiengo) e nuova drammaturgia con l’interessante lavoro sulla maschera ed il corpo di Margherita Romeo (“Who am I”), testo working progress con gli allievi della Rome, che importa in Italia il suo metodo già sperimentato in Russia, e la commedia degli equivoci che aprirà la stagione, “Finalmente mamma” di Ciro Puglia, all’insegna della fedeltà alla tradizione napoletana del far ridere con elementi di dramma.
Fuori dalla programmazione in abbonamento, che prevede 6 spettacoli al costo complessivo di € 50,00, l’8 marzo lo spettacolo “Cattiva” scritto da Angela Matassa e diretto da Fabio Brescia, che vede in scena Daniela Cenciotti in una virtuosistica prova d’attrice, interprete di ben quattro ruoli differenti.
Giampiero Notarangelo, oltre ad aver presentato gli spettacoli di cui è regista, ha tenuto, non senza orgoglio, a confermare l’attività didattica del teatro, attività che il regista ha iniziato ben dieci anni prima dell’apertura del teatro, e che ancora oggi, forte del blasone come più antica scuola di teatro in città, è tra le più frequentate in assoluto.