Nonostante il portavoce eurodeputato Piernicola Pedicini, in qualità di coordinatore del gruppo Efdd-M5s nella Commissione di Bruxelles, abbia richiesto con una lettera ufficiale l’urgenza e la necessità di effettuare una missione di parlamentari europei nelle aree campane colpite dallo scempio ambientale e sanitario, la Commissione ha preferito scegliere altri luoghi del mondo dove effettuare le missioni.
Pedicini, che segue da tempo e con molta attenzione le problematiche della Terra dei fuochi, aveva proposto che la visita venisse programmata nel primo semestre del 2016, considerato che le date delle missioni, per ragioni organizzative, vengono definite molti mesi prima.
Il portavoce del M5s, il 23 agosto scorso, durante la partecipazione ad un convegno sulla Terra dei fuochi svoltosi a Caivano nel Napoletano, aveva annunciato ai cittadini e alle associazioni presenti che avrebbe chiesto alla Commissione ambiente di Bruxelles di organizzare una missione in Campania, per accendere i riflettori della Ue sulla grave emergenza che colpisce da decenni circa due milioni di persone residenti.
La possibilità che la Commissione torni sui suoi passi è difficile.
Tuttavia, Pedicini, anche in questi giorni, sta continuando ad insistere e a spiegare ai colleghi che è assolutamente indispensabile che le istituzioni europee si occupino del dramma campano, considerato che le autorità regionali e nazionali italiane stanno sottovalutando la situazione e non l’affrontano come dovrebbero.
Da rilevare che gli eurodeputati del nostro Paese, pur in presenza dei proclami propagandistici che fanno in Italia, hanno accettato in silenzio che la missione nella Terra dei fuochi non venisse programmata. Una scelta che mette in luce ancora una volta le responsabilità e il disinteresse dei vecchi partiti italiani nell’affrontare seriamente e con forza i gravi problemi di quel martoriato territorio.