“Il primo pensiero è rivolto ai familiati delle vittime del maltempo e alla popolazione colpite. Basta con la Campania della paura e della perenne emergenza. Con le prime piogge autunnali, anche se eccezionali, si ritorna ad aver paura e scatta l’emergenza con le immancabili conseguenze drammatiche. Informazione, prevenzione e Delocalizzazione laddove e’ possibile e un grande piano di manutenzione ordinaria del territorio sono le ricette per una Campania sicura. Sono 504 i
comuni campani in cui sono presenti zone ad elevata criticità idrogeologica, l’estensione di tali aree esposte a rischio è pari a oltre 2.598 kmq (cioè circa il 19% della superficie dell’intera regione). Si stima che sono oltre 500mila i cittadini campani che risiedono in zone esposte a rischio idrogeologico. “ In una nota Giancarlo Chiavazzo, responsabile scientifico di Legambiente Campania commenta la grave emergenza maltempo che che sta colpendo la Campania
E’ fondamentale- prosegue Chiavazzo di Legambiente- che tutti i comuni classificati a rischio si dotino di piani di protezione civile funzionali, informando e addestrando i cittadini sui comportamenti da tenere in caso di emergenza. Questo è
l’unico modo per fronteggiare nell’immediato l’estrema diffusione della problematica del rischio idrogeologico e quindi per salvaguardare le vite umane esposte. A tal proposito ci aspettiamo che i Sindaci campani siano pronti a gestire le
emergenze idrogeologiche con gli strumenti di prevenzione di cui si sono dotati, piani di emergenza, strutture operative comunali, attività di informazione e addestramento delle comunità interessate dai problemi, in quanto beneficiari della programmazione di ben 15 milioni di euro di Fondi Comunitari destinati allo scopo da parte della Regione Campania. “