Marijuana in freezer per preparare bevande o dolci, ovvero i cosiddetti “space cakes” noti soprattutto in Olanda e negli Stati Uniti. È quanto hanno scoperto nel corso di un blitz antidroga i carabinieri nel comprensorio stabiese e dei monti Lattari. I militari hanno perquisito l’abitazione di un giovane incensurato, finito in manette, rinvenendo in totale 250 grammi di marijuana. Una parte di essa era appunto conservata in frigo.
Si tratta di una delle due operazioni effettuate dai carabinieri nelle ultime ore, che stanno presidiando i Comuni dei Lattari, sulle rotte del narcotraffico, le periferie e il centro antico di Castellammare. Proprio qui le autorità hanno arrestato una donna, anch’essa incensurata ma imparentata con un elemento di spicco della criminalità locale, trovata in possesso di 200 grammi di marijuana.
Tornando alla curiosa scoperta dei carabinieri, che comunque va ad inquadrarsi in un’inchiesta molto più ampia sul narcotraffico, questa è frutto di un’attività effettuata a Sant’Antonio Abate dai militari della locale stazione. Le forze dell’ordine hanno perquisito l’abitazione di Fabio Vicidomini di 25 anni, residente a Sant’Antonio Abate, rinvenendo in totale 250 grammi di marijuana di cui 50 erano conservati nel freezer. Trovato e sequestrato, insieme alla droga, anche vario materiale utilizzato per il confezionamento dello stupefacente. Vicidomini è stato arrestato per detenzione di stupefacente a fini di spaccio, ma la marijuana trovata in frigo merita un approfondimento. Si era già a conoscenza del fatto che in molti utilizzassero le piante di cannabis, le cui coltivazioni illegali prosperano sui Lattari, per preparare liquori, ma è la prima volta che si trova di fronte ad un ingrediente utilizzato per la preparazione di dolci a base di marijuana. Le ricette sono facilmente reperibili su internet e ruotano attorno a due parole, space cake: una torta spaziale per la quale “bisogna sempre tenere a mente – si legge su un blog – che si potrebbe rimanere facilmente sopraffatti dalla sua potenza”. Sentire gli effetti della cannabis, mangiandola, richiede più tempo rispetto a quando la si fuma ma “può provocare effetti molto più intensi e duraturi rispetto a fumare uno spinello contenente la stessa quantità di marijuana”. Il motivo è da ricercare nel fatto che quando si ingerisce cannabis “questa viene assimilata attraverso il tratto gastrointestinale, ovvero il fegato trasforma il Thc (il principio attivo, ndr)” in una “struttura chimica del cannabinoide molto più potente”. I carabinieri hanno fatto sapere che monitoreranno il nuovo fenomeno.
La seconda operazione antidroga, avvenuta a seguito di perquisizioni e controlli di personaggi con precedenti, è stata effettuata nel centro antico della città. I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile (Norm) della compagnia di Castellammare, guidati dal capitano Carlo Santarpia, hanno arrestato Maria Guarino di 66 anni, accusata di detenzione di sostanza stupefacente a fini di spaccio. Durante il blitz nell’appartamento della donna i militari hanno rinvenuto 200 grammi di marijuana e già suddivisi in dosi pronte per essere spacciate, nonché vario materiale per il confezionamento. All’arrivo dei militari la donna ha lanciato da una finestra una busta contenente le dosi ma tutto è stato prontamente recuperato dalle forze dell’ordine.
Entrambi gli arrestati sono ora in attesa del rito direttissimo.
Francesco Ferrigno