E’ accaduto proprio mentre era in corso il blitz antidroga contro la famiglia Tasseri, accusata di gestire il traffico di droga nel Piano Napoli di via Settetermini.
L’episodio, ancora dai contorni tutti da chiarire, sarebbe stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza del supermercato, i cui filmati sono stati acquisiti in mattinata dai carabinieri. Quattro fori sono stati trovati nella saracinesca, mentre solo due bossoli calibro 9 Luger sono stati rinvenuti dalla scientifica nel cortile antistante.
Gli inquirenti non escludono nessuna pista ma quella più accreditata è sicuramente quella del racket. Si ipotizza che il proprietario abbia subito un tentativo di estorsione da parte dei clan locali, a cui però non si sarebbe piegato. L’uomo è stato ascoltato dai carabinieri ed ha specificato di non essere mai stato minacciato in precedenza e di non aver mai ricevuto visite di persone che gli avrebbero chiesto il solito “regalo” per i carcerati.
Ovvero il pizzo: la rata che spesso i commercianti sono costretti a pagare per stare tranquilli e non ricevere rapine e minacce. Si tratta di soldi guadagnati illecitamente dai clan di camorra, che arricchiscono le casse, con lo scopo di pagare le spese del carcere e quelle legali, oltre che sostenere le famiglie degli affiliati.
Proprio questo supermercato nei mesi scorsi è stata messa a segno una rapina a mano armata.
