Non solo l’entroterra, in Campania, è stato danneggiato dall’emergenza maltempo di queste ultime due ore. La piena del Volturno, infatti, ha causato a sua volta ingenti danni ad aziende ed abitazioni private, ma soprattutto a numerosi operatori balneari i cui lidi di Castelvolturno sono stati letteralmente sommersi da fango, rami, fogliame se non pezzi interi di alberi e rifiuti di ogni genere la cui rimozione costerà ora non poco ai titolari mentre ha reso pressoché impraticabili le strutture in un periodo dell’anno in cui ancora si lavora grazie alle temperature ancora miti.
Per ripristinare lo status quo di quelli che meno di quindici giorni fa erano dei luoghi turistici, spiega il presidente regionale della FIPE – Confcommercio Salvatore Trinchillo, “gli imprenditori dovranno ora ricorrere a mezzi meccanici e non sarà certo un lavoro facile. Un esborso che capita in un periodo non certo florido e che in un qualsiasi altro contesto democratico non si sarebbe reso necessario, visto che in genere sono le amministrazioni locali a gestire queste problematiche. Chiediamo però che ci sia almeno riconosciuto il dimezzamento dei canoni demaniali in applicazione della legge 296/06 (art. 1, comma 251, paragrafo 1, lettera c) che prevede una decurtazione dei canoni demaniali in presenza di eventi dannosi di eccezionale gravità comportino una minore utilizzazione dei beni oggetto della concessione”.
“Come presidente di categoria ho richiesto l’intervento della Capitaneria di Porto per dei sopralluoghi”, ha spiegato a sua volta il presidente della delegazione casertana del Sindacato italiano balneari Vincenzo Santo, “e lunedì inoltreremo al Comune di Castelvolturno la richiesta di un sopralluogo, necessario per la conta dei danni e per l’applicazione appunto della 296. In settimana riunirò quindi i balneari e tutti insieme chiederemo un incontro al Procuratore Capo del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, affinché si faccia luce sulle responsabilità di tale evento. Dispiace soprattutto constatare come, ancora una volta, l’opinione pubblica sia sempre pronta a puntare il dito contro i balneari ignorando invece i mille problemi cui si va incontro ogni giorno”.