Napoli, zona Cavalleggeri come il far west: criminali a bordo di moto armati di mitra

Napoli, zona Cavalleggeri : come il far west. In pieno giorno residenti e commercianti segnalano giovani a bordo di moto e scooter armati che pattugliano l’area.

Il tutto sarebbe scaturito dalla scarcerazione recente di un pezzo da novanta della mala locale che starebbe rimarcando il territorio “espellendo” elementi estranei al “sistema” del posto. Non è un caso che non si notino più nomadi nei paraggi ne che siano improvvisamente diminuiti scippi e furti nel quartiere.

La camorra vuole ordine per svolgere in tutta tranquillità i propri loschi affari: il trambusto provocato da un reato minore e la costante presenza delle forze dell’ordine non aiutano “la causa”. Napoli continua cosi ad essere ostaggio della più bacata delle logiche finalizzata alla prevaricazione violenta e al rispetto di uno “stato parallelo” che esiste solo nella fantasia malata di individui senza scrupoli.

Mancanza di scolarizzazione, miseria, inoccupazione, omertà: tante le componenti che consentono ad oggi alla camorra di spadroneggiare godendo ancora in certi ambienti di un certo prestigio. Il camorrista, il motorino o l’auto rubata la ritrova, le forze di polizia no, ne proteggono l’attività commerciale o prestano soldi in caso di bisogno.

Per il popolo abbandonato a se stesso dalle istituzioni c’è mamma camorra sempre presente. Niente di più falso, niente di più cinico, niente di più miserabile. Mamma camorra tiene tanto ai suoi figli da garantirgli un posto a tempo indeterminato al cimitero o in carcere , spremendoli come limoni e poi gettandoli nell’immondizia.

La politica non può più stare a guardare: occorre salvare il salvabile in tempi utili iniziando da subito e senza inutili filosofismi o retoriche della domenica. Napoli Game Over ? Dipende da ognuno di noi e dalla coscienza di chi potrebbe veramente cambiare in positivo le sorti della capitale del mediterraneo. divisione-siena-cavalleggeri

 

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.