A poche ore dall’ultimo omicidio che ha , nuovamente, bagnato di sangue le strade di Napoli l’esponente del Partito Democratico Andrea Cozzolino affida al suo profilo Facebook una amara riflessione. ”Qui a Napoli, è caduto un altro ragazzo ,24 anni. Nell’indifferenza vince la camorra. Questi fanno la guerra, noi prendiamo solo i morti”. Tanti, da Forcella a Scampia, da Ponticelli ai Quartieri i caduti, sul selciato dall’inizio dell’anno ad oggi.
”Ora basta” . Sono queste le parole che con convinzione afferma Andrea Cozzolino.” Questi morti sembrano non fare rumore. Corpi che giacciono nel sangue ma nell’indifferenza pura. Silenti le istituzioni. Debole, troppo debole, la presenza dello Stato, al sangue che bagna Napoli . ”La città – prosegue Cozzolino-non può e non deve assuefarsi”. ”La lotta alla camorra e ai poteri criminali – riflette Andrea Cozzolino- come ho già avuto modo di ribadire,in altre occasioni, – deve essere una lotta senza quartiere . E’ questo un terreno sul quale non ci possono essere debolezze o incertezze. Ora che a Napoli è tornata prepotentemente a farsi sentire la mano forte dei clan che , uccidono, ad ogni ora del giorno, senza fare distinzione se intorno vi siano bambini o donne, è tempo di ritornare in strada, di sottrarre gli spazi, le strade, le piazze a chi in questo momento uccide per il controllo del territorio. Napoli è nostra e di tutti coloro che la amano. La lotta alla criminalità è una battaglia quotidiana su cui impegnare le forze migliori.
Alle forze migliori faccio appello, ai ragazzi delle scuole, alle mamme dei vicoletti e a quelle delle periferie ”Insieme ed ogni giorno ce la possiamo fare”. Presenza dello Stato in strada, lotta all’evasione scolastica, mobilitazione delle coscienze. I tre punti in cui si snoda il ragionamento dell’europarlamentare Cozzolino. ” Lo Stato non può darla vinta ai clan . E’ necessaria una presenza massiccia delle forze dell’ordine sul territorio. Il ministro Angelino Alfano deve capire che qui si sta combattendo una guerra. All’azione di repressione va affiancata una più efficace e necessaria opera di recupero di cui le istituzioni debbono farsi carico. E quando parlo di recupero, penso ai tanti , troppi, bambini che non frequentano la scuola. Non dimentichiamo che la Campania è la regione con il più alto tasso di evasione scolastica. La scuola in questo senso può fare molto.
Così come molto possiamo fare noi tutti. Nel mio post su facebook ho citato le parole di Giancarlo Siani quando scriveva “mi sono sempre chiesto da dove vengono i lenzuoli che coprono i cadaveri, chi li porta? I carabinieri, le ambulanze, oppure qualche mano gentile dalle case, e poi che fine fanno? Li lavano,li rimettono a posto, li riutilizzano?” Pensando a quelle lenzuola e al potere evocativo che hanno le immagini. attraverso i social, voglio lanciare, nei prossimi giorni, una campagna di mobilitazione invitando a mettere delle lenzuola bianche ai propri balconi, alle proprie finestre, davanti le porte dei bassi per dire con forza e visivamente che Napoli è da un’altra parte. E non è indifferente a ciò che accade. Nell’indifferenza vince la camorra. Noi vogliamo altro”.