Scandalo Volkswagen: l’Unione Nazionale Consumatori di Castellammare promuoverà azioni per il risarcimento dei danni subiti dai possessori delle auto tedesche. L’Unc offrirà, a tutti i propri associati, consulenza gratuita. Le azioni da intraprendere nelle sedi opportune potrebbero essere civili, e quindi per il risarcimento dei danni subiti per l’acquisto di veicoli “inquinanti” e per il deprezzamento improvviso delle auto, ma anche penali poiché il comportamento scorretto della Volkswagen nella vendita dei mezzi ha contribuito a provocare danni ambientali. Da ricordare che la bufera è scoppiata nel momento in cui si è scoperto che su alcuni veicoli diesel era installato un software che serve ad alterare i risultati dei test di omologazione.
“Quanto accaduto è grave – ha detto l’avvocato dell’Unc Marilisa Somma – perché fa comprendere come anche un colosso delle auto, pur di vendere di più, è capace di alterare dati ritenuti fondamentali da molti acquirenti. Parliamo di auto che sul mercato costavano, prima dello scandalo, molto di più rispetto alle similari di altre marche. Quelle stesse auto oggi hanno subito un deprezzamento notevole. Senza contare poi del danno ambientale creato dalla circolazione di tali veicoli e perciò anche sotto tale profilo non si possono non chiedere i danni alla Volkswagen”.
“C’è molta disinformazione in giro. – ha spiegato l’avvocato dell’Unc Enzo Vingiani – Bisogna ricordare che le auto di ultima generazione sono ‘Euro 6’ e per tali autovetture non ci sono problemi. Ciò che a noi preme è obbligare Volkswagen a risolvere il problema, anche con la sostituzione del veicolo e di certo con la corresponsione di un idoneo risarcimento danni. Si ricorda comunque che tutte le auto interessate in circolazione sono tecnicamente sicure e adatte alla circolazione”.
Francesco Ferrigno