Il lavoro, già messo in scena con grande successo nella stagione scorsa, passerà ancora per il Bellini per poi intraprendere una lunga tournèe attraverso diversi teatri italiani. La trama è ispirata al romanzo di Ken Kesey da cui fu tratto il musical di Dale Wasserman, nonché l’omonimo film interpretato dall’indimenticabile Jack Nicholson, che costituisce un’opera importante della storia del cinema.
La regia di Gassmann parte da una sua idea personale da cui è scaturita una commedia particolare toccante e spiritosa, senza travisarne l’idea originale. La vicenda, datata 1982, è ambientata in Italia in una clinica per malattie mentali: Randle McMurphy, nella messinscena, si chiama Dario Danise, interpretato da Daniele Russo, la malattia mentale del protagonista, nuovo entrato, deve essere controllata per scoprire se vera o simulata. La sfrontatezza di Dario, la sua insolenza, la sua animosità contro le disposizioni del ferreo regolamento che guida l’ordinato vivere giornaliero dei degenti, stimola in questi ultimi la legittimità di manifestare liberamente i propri desideri.
L’argomento è una lezione di civiltà, ma soprattutto vuole essere un’accusa seria contro i sistemi di intimazione e di regole adottate negli ospedali psichiatri e – come recita la presentazione – “è una straordinaria metafora sul rapporto tra individuo e potere costituito sui meccanismi repressivi della società, sul condizionamento dell’uomo da parte di altri uomini”; in conclusione è un inno alla libertà.
Il prossimo appuntamento è con Erri de Luca, protagonista ed autore de “La Musica provata”, in scena fino al primo novembre.
Federico Orsini