Dopo la, fin troppe volte preannunciata, caduta di Nicola Cuomo, a Castellammare è tutto pronto per la campagna elettorale che in alcuni casi è già partita.
Nella politica cittadina resta però preminente la guerra che nel Pd, proprio il partito del ruzzolato Cuomo, ha determinato l’insanabile spaccatura tra Francesco Iovino, Rosanna Esposito, Rodolfo Ostrifate e Francesco Russo ed il resto dei democrat determinando di fatti la chiusura dell’esperienza amministrativa della giunta Cuomo.
Una guerra di correnti sinistre che puntano a guidare il partito di Renzi a Castellammare di Stabia.
Intanto in settimana il segretario provinciale Venanzio Carpentieri ha ufficializzato il deferimento al collegio dei probiviri dei cosiddetti dissidenti. Parte così un’ulteriore fase di un iter tortuoso e dall’esito certamente incerto che rischia di acuire i contrasti interni e indebolire il
centrosinistra stabile a tutto vantaggio di quanti stanno già affilando le armi per una eventuale rivincita elettorale.
La procedura per il deferimento sarà completata nelle prossime ore, anche se ai diretti interessati non è stato ancora notificato alcun documento.
Per il segretario Carpentieri “…l’interruzione prematura della consiliatura è frutto di un gesto irresponsabile ed opportunistico. Le motivazioni politiche addotte dai consiglieri dissidenti si sono rivelate poco consistenti e, in ogni caso, non tali da giustificare la traumatica conclusione cui si è pervenuti. A questo punto è inevitabile – continua il segretario provinciale – che le strade di quanti hanno concorso alla caduta dell’amministrazione Cuomo si distinguano dal percorso del Partito Democratico stabiese, adesso impegnato a rilanciare la propria azione su basi di profondo rinnovamento”.
Dal canto loro i quattro ex consiglieri, quasi ex Pd, hanno rilasciato una dichiarazione serena, ma ferma: “Aspettiamo l’evolversi della situazione prima di esprimere un commento ufficiale. Restiamo tuttavia convinti di aver fatto la scelta migliore per il futuro della città, visto che l’amministrazione Cuomo si è rivelata fallimentare sotto molti aspetti”.
E’ certamente vero che Iovino, Esposito, Ostrifate e Russo, firmatari insieme a Sel, Idv e centrodestra della sfiducia a Cuomo, rischiano l’espulsione, ma è altrettanto vero che l’eventuale allontanamento dal partito potrebbe creare scossoni e ripercussioni nel Pd anche a livello Provinciale. Iovino ed Esposito sono infatti rappresentanti della corrente “casilliana”; vicino all’europarlamentare Andrea Cozzolino, l’ex consigliere Ostrifate; mentre Russo è un fedelissimo del consigliere regionale Antonio Marciano.
Tra quelli che si preparano al confronto elettorale con il vantaggio di balzare dal trampolino lasciato dal fallimento e dalle macerie prodotte dall’amministrazione Cuomo, c’è proprio il centrodestra ed in particolare Forza Italia con Antonio Pentangelo, che con la caduta dell’amministrazione ha perso anche lo scranno nella Città Metropolitana, pronto ad approfittare di questo momento di debolezza del Pd per riconquistare il Comune. “Castellammare è una città che ha moltissime necessità e tante urgenze –afferma l’ex presidente della Provincia, Pentangelo – ma non aveva certo bisogno di un’amministrazione ragioneristica e priva di idee. Occorrono progetti, iniziative, interventi mirati e concreti, ma soprattutto bisogna volare alto. Abbiamo la possibilità – conclude – di raccogliere una grande opportunità, quella di riunire moderati e movimenti civici e liberare tutte quelle energie che questa straordinaria realtà possiede”.
Una vera e propria prova di forza tra le varie anime del Partito Democratico, infine, sarà l’eventuale prossimo congresso cittadino, di cui si attende la convocazione, che vedrà il tricolore di centrosinistra tirato da diverse parti del partito rischiando di diventare la classica coperta troppo corta per accontentare tutti con il concreto rischio di scontentarne troppi.
Filippo Raiola