Ancora una volta Napoli è alle prese con l’emergenza allagamenti scaturita dalle frequenti piogge che stanno martellando ormai da giorni il territorio. Eppure è strano come invece di cercare i responsabili di questo sfacelo, invece di assicurare alla giustizia i politici “ladri” che hanno avallato lavori pubblici eseguiti in modo vergognoso pur di riceverne benefici personali si continui esclusivamente a lamentarsi evidenziando mediaticamente danni a persone o cose.
Francamente proprio non se ne può più di retorica inutile: fuori i nomi dei cattivi amministratori, delle ditte disoneste e di chi ha consentito per decenni il prolificare della collusione tra amministrazioni comunali e camorra. Forse qualcuno ancora insegue il modello di camorrista “bandito”, senza paura e pronto a tutto: niente di più falso.
Qui si parla di individui senza scrupoli e vigliacchi che con la complicità di lestofanti politici e amministratori non hanno esitato a riempire il sottosuolo di rifiuti tossici condannando a morte intere generazioni, a costruire sistemi fognari (ove esistono) talmente precari da necessitare di continua manutenzione e di conseguenti appalti per una messa in efficienza che puntualmente resta sulla carta (altro giro di denaro).
Poco importa poi se alle soglie del 2016 il Sarno esonda mettendo seriamente in pericolo l’incolumità di onesti cittadini e causando danni enormi alla collettività, se intere zone di Napoli sono percorribili solo con mezzi anfibi e soprattutto se nel casertano addirittura c’è bisogno di far intervenire l’esercito.
Paghi chi ha sbagliato e lo faccia una volta per tutte se è possibile, se veramente la legge è uguale per tutti. Altrimenti finiremo con il lamentarci di un fenomeno che abbiamo avallato noi stessi con l’omertà e l’indifferenza di chi incoscientemente non pensa al benessere delle generazioni future troppo abituato ormai a chinare il capo sussurrando : “ e che vuoi fare, così funziona….”
Alfonso Maria Liguori