Non sarà di certo una giornata uggiosa a placare la devozione dei cittadini di Oplonti, che anche quest’anno hanno accompagnato la “Madre” in processione per le strade torresi, ricordando quel 22 ottobre, che anni fa mise alla prova la cittadinanza in un clima di fedeltà e paura.
Un evento che mette in risalto il fervore cittadino verso quel quadro che rappresenta universalmente “la salvezza del nostro popolo”. Un exploit che si ripete ogni anno grazie al connubio di molteplici realtà cittadine. A fare da cornice a questo momento spirituale c’erano le reazioni dei cittadini che hanno reso la manifestazione una “Commedia a cielo aperto”.
Basti pensare alle anziane fedeli che all’uscita di Maria dalla Basilica tra pianti e gioia hanno esclamato a voce unica “Viva Maria” in un modo da fare invidia alle migliori tifoserie di quartiere.
Un esperienza suggestiva che coinvolge migliaia di persone in un unico status di elevamento spirituale alla visione celeste di quello che sembra essere un espressione lampante di Fede nei secoli.
La stessa che continuerà a perseverare all’infinito, perché anche se di quel giorno non abbiamo memoria visiva, la storia vive nei ricordi di trapasso, E noi siamo la proiezione di quei ricordi.
Ed è grazie a questo che a distanza di cento, mille, duemila anni il 22 ottobre sentiremo urlare a squarcia gola “Viva Maria” in prossimità della Basilica.
Mattia Russo