Mazzette a San Giorgio, indagato il sindaco Zinno. Dipendenti comunali “infedeli”: soldi e gioielli in cambio di appalti

poliziaMazzette al Comune di San Giorgio a Cremano per pilotare gli appalti, finiscono ai domiciliari 4 dipendenti comunali del settore Urbanistica e Lavori pubblici, un imprenditore ed un suo dipendente. Gli inquirenti parlano di un vero e proprio “sistema” e le accuse vanno dall’associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d’asta, corruzione.

Ad essere coinvolto anche l’ex sindaco Mimmo Giorgiano e l’ex vice sindaco, attuale primo cittadino sangiorgese, Giorgio Zinno, che risultano indagati in quanto gli è stato notificato un avviso di garanzia nell’ambito della stessa inchiesta della Procura di Napoli.

Mimmo Giorgiano
Mimmo Giorgiano
Giorgio Zinno
Giorgio Zinno

Le persone colpite dai provvedimenti di misura cautelare agli arresti domiciliari sono: Carmine Intoccia (dirigente Urbanistica e lavori pubblici), Raffaele Peluso (funzionario settore lavori pubblici e ambiente), Leone Di Marco (funzionario settore Urbanistica e lavori pubblici), Brigida De Somma (Piani Urbanitisici), e l’imprenditore edile Luigi D’Alessandro (amministratore della D’Alessandro Costruzione e della Dalco srl) e Giuseppe Cautaro (direttore tecnico della società D’Alessandro costruzioni srl).

Secondo la ricostruzione dei pm napoletani, basata su intercettazioni telefoniche e ambientali, “al fine di avvantaggiare le imprese nell’aggiudicazione delle gare, l’associazione ha posto in essere un escamotage consistente nella modifica dei punteggi riconosciuti in sede di valutazione dell’offerta economica più vantaggiosa, e che in numerose occasioni i funzionari infedeli si interfacciavano direttamente col responsabile tecnico delle ditte da favorire contribuendo concretamente alla compilazione del computo metrico da allegare all’offerta a cura delle imprese che partecipano alla gara”.

“L’associazione – prosegue la Procura di Napoli – favoriva le ditte colluse anche nella fase successiva all’aggiudicazione della gara, prodigandosi per avvantaggiarle nel pagamento degli stati di avanzamento, in particolare incidendo sugli aumenti delle spese impreviste e degli oneri di scarico e sicurezza, in modo da consentire il “recupero” di quanto perso in sede di ribasso”.

Tra i lavori che sarebbero stati oggetto delle attività di favoritismo, mediante turbativa d’asta, vi sarebbero quelli relativi a:
• manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti di pubblica illuminazione e semaforici, per il quale era stata stanziata una spesa complessiva di 800.000,00 euro;
• lavori per adeguamento del Plesso Scolastico “G Mazzini” per un importo complessivo di euro 89.000,00;
• manutenzione dell’impianto termico a servizio della Scuola Noschese”;
• lavori per la manutenzione straordinaria delle strade del Comune di San Giorgio a Cremano per il quale era stata stanziata una spesa complessiva di 800.000,00 euro.

Municipio San Giorgio a Cremano“Come corrispettivo dei vantaggi ottenuti con l’aggiudicazione degli appalti – prosegue la nota della Procura di Napoli – si è accertato, a titolo di esempio, che il funzionario Peluso ha ottenuto dalle ditte favorite una serie di utilità, tra cui somme di denaro per diverse migliaia di euro, computer, regali, gioielli in oro, esecuzione di lavori edili; in tale ultimo caso i costi venivano contabilizzati ed inseriti illegittimamente nell’importo delle opere pubbliche da affidare alle ditte facenti capo a D’Alessandro”.

“Si è accertato poi che le modalità adottate dall’associazione per procedere all’aggiudicazione degli appalti in favore delle imprese colluse, sono consistite prevalentemente nella definizione dei requisiti di partecipazione presenti nei bandi di gara per favorire determinate imprese; nell’errata contabilizzazione in eccesso di lavori pubblici; nella predisposizione di false attestazioni circa l’esecuzione di lavori pubblici inesistenti anche di importo rilevante; nella predisposizione delle offerte e dei preventivi successivamente depositati dalle ditte”.

“Rispetto all’avviso di garanzia che mi è stato consegnato – il commento del sindaco Zinno tramite i social network -affermo nella maniera più decisa di essere completamente estraneo alle vicende contestate. Infatti oggi sono al lavoro, come sempre nella Casa Comunale per svolgere la quotidiana attività amministrativa nell’esclusivo interesse della città.
Ho massima fiducia nella magistratura e nelle forze dell’Ordine che stanno svolgendo questa indagine. Il cardine della mia azione amministrativa e la trasparenza, pertanto sono a disposizione per ogni ulteriore chiarimento e attendo di essere messo da loro a conoscenza di ulteriori elementi”.

 

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