La continua ricerca della verità sulle Arti Marziali

io-kaliIl M° Ernesto Tarchi ha concesso una breve intervista a Massimiliano Balzano,  per il Gazzettino Vesuviano.

– Dove nasce la sua passione per le arti marziali e cosa l’ha spinto a dedicarsi al “Jeetkunedo”?

La mia passione per le Arti Marziali nasce nel 1989 all’età di 9 anni per puro caso per praticare uno sport che è diventato uno stile di vita. Già dal 1998 iniziai ad avvicinarmi al Jeetkunedo, in un periodo in cui le Arti Marziali erano classificate troppo macchinose e poco pratiche.

– Qual è la sua più grande soddisfazione legata alle arti marziali?

Ho avuto tante soddisfazioni ma, se dovessi citarne una, non posso che rammentare l’episodio in cui, un mio allievo vittima di bullismo, riuscì a difendersi da un gruppo di ragazzi e riprendere gli studi che stava per abbandonare.

– Come è cambiato o come si è evoluto il suo modo di praticare arti marziali nel tempo?

Il Jeetkunedo ha subito un’evoluzione rispetto a  quando ho iniziato a praticarlo in particolare nell’ ambito della preparazione atletica che si avvale della maggiore evoluzione, sia scientifica che tecnica, mentre l’ aspetto tecnico ha subito poche variazioni, cambiando solo la pratica di esecuzione.

– A chi consiglierebbe la pratica delle arti marziali?

Viviamo nell’era dei Social,  una società ormai molto superficiale dove i giovani hanno poca voglia di impegnarsi per un lungo periodo specie in una disciplina marziale,  vogliono tutto e subito ed è più il tempo che passano a farsi  “selfie” che allenandosi ,ed è per questo motivo che si è perso il valore di ottenere le cose con lo studio e sacrificio. Consiglio di praticare il Jeetkunedo  come difesa personale , sarebbe di aiuto insegnarlo nelle scuole in particolare alle donne  per poter superare le molteplici difficoltà della vita quotidiana legata alla violenza su di esse.

2014.11– Chi è il suo punto di riferimento?

Ho vissuto e praticato con molti Maestri e ogni uno di loro mi ha trasmesso stili, tecniche e valori differenti, ma con gli stessi principi di disciplina e lavoro duro. In particolar modo chi mi ha inculcato l’amore per le arti marziali e mi ha inquadrato insegnandomi un metodo di studio differente, reale, efficace ed evoluto  è stato il  Maestro Giorgio Porcellana, anche se nutro stima e rispetto per molti tecnici  auspicandomi di diventare, come loro lo sono stati per me, un punto di riferimento per  i miei allievi.

– In un caso reale, secondo lei, le sue arti marziali sono efficaci e perché?

In un caso reale il Jeetkunedo può davvero fare la differenza e, premettendo che tutto dipende dal praticante e non dallo stile, un’arte marziale nasce per essere applicata in ogni situazione di combattimento e di autodifesa con efficacia

– Ha un consiglio da dare a chi pratica Jeetkunedo o in generale arti marziali?

Il consiglio che posso dare a chi pratica il Jeetkunedo o le Arti Marziali in genere è quello di allenarsi costantemente senza prediligere la parte tecnica allo sviluppo delle capacità motorie, essendo la base di qualunque disciplina non arrendersi alle difficoltà o  agli eventuali infortuni, Imparate a lottare nelle arti marziali e nella vita!

Si ringrazia il M° Tarchi Ernesto per averci dedicato il suo tempo e cercheremo in altre interviste di parlare di femminicidio e stalking, un argomento che sempre più frequentemente attanaglia la vita quotidiana.

 

Balzano Massimiliano

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