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Ercolano, tempo di verifiche per i dirigenti comunali

Municipio Ercolano

comune-ercolanoE’ ora di verifiche per il governo locale ercolanese. Quale migliore occasione per riscuotere il giusto plauso dalla comunità per un dirigente comunale quella di esporre pubblicamente quanto di buono fatto negli anni di servizio espletati presso l’ente. In

tal senso sarebbe interessante conoscere  il frutto dell’opera ormai decennale del comandante della locale Francesco Zenti, i successi ottenuti sul fronte sicurezza e viabilità  non che su quello dei controlli alle attività commerciali presenti sul territorio.

Massima trasparenza come la legge prevede : sarebbe un’occasione di valorizzazione per Zenti e per gli altri dirigenti comunali.

In fondo era quello che il sindaco Ciro Buonajuto aveva paventato in periodo elettorale.

“Dirigenti , amministratori capaci e di alto profilo morale” : queste le parole più volte ripetute in pubbliche manifestazioni da Buonajuto  e  recepite in modo estremamente positivo dagli ercolanesi che anelano al rinnovamento comunitario da troppo tempo. Rinnovamento che non deve restare sulla carta o essere ad appannaggio solo di alcune fasce della comunità.

E’ il momento di intervenire concretamente alla risoluzione di problematiche socio –economiche e logistiche quasi endemiche per la comunità degli scavi. E senza troppo clamore, senza cercare a tutti i costi le telecamere o l’attenzione dei mass media.

Oggici si dovrebbe preoccupare più di raggiungere validi obiettivi in tempi ragionevoli che di pubblicizzare  nobili iniziative che però , ai fini pratici, lasciano francamente il tempo che trovano.

Allora perché non partire proprio dal settore dirigenziale del comune, perché non offrire al comandante della polizia locale Francesco Zenti la possibilità di presentare agli ercolanesi i risultati ottenuti in dieci anni di servizio. In sintesi : lealtà e trasparenza, ma “sul serio”, o  Ercolano rimarrà divisa in caste a tutto svantaggio delle categorie più deboli della società e questo, in tutta onestà, non può certo definirsi “rinnovamento” .

Alfonso Maria Liguori

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