De Luca, il cui nome ha ereditato dallo zio Harry, dopo aver studiato al Liceo Umberto di Napoli, a diciotto anni si trasferisce a Roma, dove aderisce a “Lotta continua”, che negli anni settanta lascia, in quanto abbandona la politica. Lo scrittore afferma “ ho fatto il mestiere più antico del mondo .
Non la prostituta, ma l’equivalente maschile, l’operaio che vende il suo corpo da forza lavoro”. Lo spettacolo, come recita la presentazione, si divide tra narrazione, voce e musica.
Con Lui strumentisti d’eccezione che, contribuiscono a trasferire le emozioni dal pentagramma alle immagini”.
Il racconto scenico è una specie di memoriale in musica in cui la vita si collega alle vicissitudini dello stesso autore e le sue nuove canzoni dipanano in una “chiacchierata musicale” dove i ricordi fanno da intermediari.
Lo stesso scrittore dirige la sua band, le cui note, mescolandosi alle parole si trasformano in visioni. E’ uno spettacolo, a nostro avviso, da non perdere per i suoi importanti spunti, muovendosi tra musica e letteratura in cui l’autore si trova a suo agio.
Il prossimo appuntamento, previsto per il 10 novembre prossimo, è con la Compagnia del Teatro de Gli Incamminati con “Enrico IV” di Pirandello, interpretato e diretto da Franco Branciaroli, già in parecchie occasioni ospite del Teatro di Via Conte di Ruvo a Napoli.
Federico Orsini