La possibilità delle elezioni anticipate era già nell’aria ormai da mesi, ma la toccante lettera del primo cittadino se da un lato sprona a sostegno ed empatia tutti i suoi sostenitori, dall’altro scatena forti risposte nelle varie fazioni opposte.
Ultima delle reazioni è quella degli attivisti pentastellati dell’associazione Scafati Cinque Stelle, Eugenio Panella, Gennaro
Acanfora e Luigi Gilardi, che esprimono con queste parole tutta la loro indignazione: “Abbiamo letto la toccante lettera scritta dal Sindaco Aliberti, da noi definita di “ringraziaMENTO” per le tante bugie contenute, e non possiamo esimerci dall’esprimere la nostra opinione. In tutti questi anni della sua amministrazione abbiamo visto Scafati colare a picco verso un baratro dal quale sarà dura rialzarsi. Parliamo di Ospedale chiuso, commercio agonizzante, continui allagamenti, rapine, omicidi, racket, emergenza Fiume Sarno, parliamo di una città divenuta invivibile, dove giorno dopo giorno si fa sempre più fatica ad andare avanti. Lui parla di sogni, speranze, progetti, ma abbiamo visto che tutte queste cose erano destinate esclusivamente alla sua cerchia di amicizie e parentele; alla città solo briciole e contentini di facciata come mega eventi, luminarie da 100.000 Euro e marciapiedi malriusciti.
Per quanto riguarda la sua decadenza se ne parlava già prima dell’inchiesta della magistratura che lo vede indagato per voto di scambio politico-mafioso, questo a dimostrazione di quanto sia incline al non rispetto della legge, pronto a trovare nuove scappatoie pur di raggiungere il proprio fine, ovvero la ricandidatura per un terzo mandato.
Diciamo a gran voce che tutto questo è disgustoso. Non ci stiamo che venga fatto passare in secondo piano la gravità delle accuse rivolte al sindaco; chi come noi vive la città quotidianamente e ha affrontato campagne elettorali sul territorio sa bene come da sempre numerosi personaggi politici mettono in campo una vera e propria compravendita dei voti. E’ ora di dire basta a questo continuo stupro del territorio e dei cittadini, specialmente quelli che si trovano maggiormente in difficoltà e quindi facilmente ricattabili.
Un sindaco corretto subito dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia avrebbe rassegnato le dimissioni per poi dimostrare la sua innocenza, invece Aliberti è già da tempo concentrato sulle sue prossime liste, come sempre numerose e stracolme di persone pronte a dare tutto in campagna elettorale per poi accomodarsi alla cassa per chiedere il conto. Concludiamo dicendo che siamo noi ad avere paura di tutto questo, ma non molliamo perché crediamo ancora in un valore prezioso: L’ONESTA’!!!!”
Raffaele Cirillo