Mentre si discute di titoli da conquistare e uscite in tv Ercolano continua ad arrancare sotto il peso di inefficienze e disservizi ormai endemici in città.Baluardo contro retoriche improduttive e velati campanilismi il coraggio, la costanza e l’abnegazione di commercianti come Angelo Russolillo che continuano nonostante tutto a promuovere iniziative benefiche.
All’onesto contribuente, all’imprenditore valido e onesto poco importa sapere di quante medaglie può fregiarsi il labaro comunale: la città esige risposte concrete in tempi utili per chi fatica a mettere insieme pranzo e cena , per chi versando in precarie condizioni economiche vuole crescere onestamente rifiutando il ghettizzante appellativo di cittadino di serie “B”.
Chi ama la legalità, la trasparenza operativa, chi sostiene Ercolano non conosce divisioni di sorta in maggioranza e opposizione, non si nasconde dietro il vincitore di turno sventolando una bandiera che sino a pochi mesi addietro sosteneva di odiare. Sicuramente alcune “incongruenze” non saranno sfuggite al sindaco Buonajuto chiamato oggi al concreto rinnovamento partendo proprio dalla macchina comunale. Ruotino i dirigenti profumatamente retribuiti per le deleghe di cui dispongono (pensiamo al comandante della polizia locale Francesco Zenti), vengano rimossi i funzionari incapaci o si pubblicizzi il valore dei dipendenti comunali perché la comunità tributi loro il giusto plauso. Volti nuovi, alto profilo morale, professionalità: questo gli ercolanesi si aspettano dalle nuove figure dirigenziali come promesso in periodo elettorale dal primo cittadino Ciro Buonajuto.
In caso contrario, se ai posti di comando dovessero rimanere sempre le stesse persone, assisteremmo all’ennesima vittoria di Resina su Ercolano e ci sarebbe tanto da chiarire con il renziano doc Buonajuto. Sarà vero rinnovamento? Nel 2016 l’ardua sentenza.
Alfonso Maria Liguori