È fitto il calendario di iniziative predisposto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ciro Borriello in occasione del 4 novembre, giorno dedicato alla festa dell’unità nazionale e delle forze armate.
Una serie di ricorrenze e manifestazioni in programma per l’intera giornata di domani che si aprono alle 8.30 nella parrocchia di Santa Maria del Popolo con la deposizione di corone di alloro al monumento in onore delle vittime civili della seconda guerra mondiale.
Alle 9 alla casa del combattente nella villa comunale di corso Vittorio Emanuele cerimonia dell’alzabandiera a cui seguirà (alle 9.30) alla basilica di Santa Croce la deposizione di corone di alloro presso l’altare votivo in onore dei caduti della guerra del 1915-1918.
Un corteo percorrerà poi via Comizi, via Fontana, corso Garibaldi per arrivare alla banchina di levante del Porto dove, alle 10.30, è previsto un rito religioso con la deposizione di una corona di alloro al monumento ai caduti del mare, a cui seguirà il lancio di una corona di alloro nel bacino portuale.
Si torna in villa comunale dove alle 11.30 è prevista la deposizione di corone di alloro al monumento dei caduti con relativa commemorazione della festa dell’unità nazionale e delle forze armate. Ultimo momento della mattinata, alla casa del combattente, la deposizione di corone di alloro e la cerimonia dell’ammainabandiera. Nel pomeriggio infine concerto bandistico in piazza Santa Croce.
Nell’occasione della giornata della festa dell’unità nazionale e delle forze armate, la confederazione italiana fra le associazioni combattentistiche e partigiane, con il sostegno del Comune, ha anche predisposto un manifesto pubblico: “I combattenti – è scritto – decorati al valor militare, congiunti dei caduti, mutilati e invalidi di guerra, protagonisti della guerra di Liberazione e della Resistenza, reduci dalla deportazione, dall’internamento e dalla prigionia, in memoria della grande guerra e della sua conclusione ricordano quanti, fedeli alla bandiera, sacrificarono la loro esistenza o subirono immani sofferenze per una Italia libera e indipendente”.
“Rivivono – si legge ancora – nel triennio in cui si celebra il settantesimo anniversario della Resistenza e della guerra di Liberazione, il sentimento corale ed esemplare di orgoglio del popolo italiano che ha portato, con la lotta al nazifascismo, alla riconquista della libertà e della democrazia nel nostro Paese; manifestano riconoscenza alle forze armate, presidio delle istituzioni repubblicane, e ai militari che anche all’estero, rischiano la vita al servizio della comunità internazionale, per la pace e la convivenza tra le Nazioni; perseverano nel trasmettere alle nuove generazioni la memoria degli eventi che hanno caratterizzato la storia della Patria”.