Meno male che il sindaco di Napoli Luigi de Magistris aveva parlato di società civile sin dai tempi della campagna elettorale, di sviluppo uniforme della città senza distinzione in zone periferiche o centrali e soprattutto di attenzione al sociale. Attenzione che i mass media riserveranno sicuramente alla zona dopo il primo incidente mortale: perché miseramente è sempre così. Non si contano i sinistri tra moto e auto in prossimità degli istituti scolastici della zona ma come sempre si attende la concretizzazione dell’ennesima tragedia annunciata per correre ai ripari. Per non parlare dello stato di assoluto abbandono in cui versa la vicina Bagnoli: si spera solo nell’elemosina di qualche politico in occasione delle ormai prossime amministrative locali per avere almeno l’illusione che qualcosa cambi in meglio.
Perimetri urbani violentati da politiche industriali senza scrupoli, inquinati sino all’inverosimile e lasciati in balia degli eventi. I giovani si sbandano orfani di riferimenti sociali, gli studenti sognano la partenza verso località lontane dove ancora sperare in un lavoro , gli anziani attendono rassegnati “la fine” forti di un’esperienza negativa durata tutta una vita. In sintesi: “deve passare la notte?”, magari caro Eduardo bastasse “una notte” per riportare il sole in una comunità talmente sfiduciata nei confronti del pubblico da non meravigliarsi più nemmeno dello scandalo politico –amministrativo più vergognoso.
Alfonso Maria Liguori