Tuttavia, l’appoggio che lo stesso Starita aveva ricevuto dal Movimento Orgoglio e Dignità Torrese è andata perduta. Infatti, attraverso un comunicato, il partito ha dichiarato tutta la sua delusione per l’operato politico del sindaco che, nonostante abbia dichiarato con belle parole un ipotetico rilancio economico della città, ha fallito tutti i suoi punti del programma.
In particolare, il Movimento contesta l’assenza del sindaco in momenti cruciali della vita torrese come “quando si consumavano abusi al Cimitero;quando la Real Fabbrica d’Armi veniva trasformata e degradata in un inquinante scasso a cielo aperto, senza nessuna valida progettazione futura; quando non si ottemperava alle disposizioni impartite dalla commissione di accesso; quando venivano svendute le nostre aree industriali per essere trasformate in cementificazioni inutili ed improduttive; quando puntualmente ogni anno strade dissestate e sconnesse hanno causato danni pagati e da pagare per centinaia e centinaia di migliaia di euro; quando i cittadini torresi tartassati dalla crisi economica subivano e denunziavano abusi e mortificazioni da parte della Soget, di Equitalia e della Gori; quando il territorio cittadino veniva violentato con costruzioni abusive ed intere aree adibite ad uso esclusivo di pochi.” Una critica forte, precisa, ma soprattutto decisa.
Il Movimento Orgoglio e Dignità Torrese, pur essendo stato escluso dal governo cittadino, non ha mai fatto mancare il suo voto per progetti utili con il consigliere Raffaele Izzo.
In particolare, si chiede un rilancio totale in quanto il partito propone “proponiamo a tutte le Forze Sane della Città, ai Movimenti civici, alle Associazioni sul territorio, a tutti i Cittadini che amano la nostra terra, ad un serio confronto per costruire insieme una nuova ‘Primavera per Torre’. Il silenzio sarebbe solo complicità.” La battaglia politica è solo iniziata, ma per Starita sicuramente il futuro alla guida della città non sembra poi così saldo.
Gennaro Esposito