Sabato 7 novembre, a Torre Annunziata, presso la Chiesa Evangelica Luterana, è stata organizzata una serata musicale di altissimo livello. Ad esibirsi il duo composto da Dorina Frati, primo mandolino della Scala di Milano, con l’accompagnamento alla chitarra classica di Piera Dodomi, anche lei con un palmares da far invidia.
In verità la sala in cui si è tenuta la manifestazione, si è rivelata troppo angusta, per l’eccessiva presenza di un competente pubblico, che nel massimo silenzio ha assaporato il piacere delle corde di uno strumento, che a dir meraviglioso, è poco.
La Frati stessa ha molto apprezzato la deliziosa serata, anche se, purtroppo o per fortuna, c’era molta gente in piedi, ma in religioso silenzio. Le sue spizzicature delle corde, hanno proposto, pezzi di Boni, Schubert, Bela Bartok e, non ultimo, Johann Sebastian Bach.
Il tutto è stato eseguito con un mandolino del Vinaccia, costruito a Napoli, nei tempi andati, la musica, si sa, non si pone barriere geografiche, ma lei ha tenuto a sottolineare la bravura dei maestri liutai napoletani, che le hanno consentito di creare una melodia, tutta particolare. Un suono affascinante, ha trasportato gli astanti in magiche atmosfere, donando emozioni, compensate solo dall’applauso finale, scrosciante, sentito e meritatissimo.
Ecco, Torre Annunziata, tramite la Chiesa Evangelica Luterana, non nuova a simili manifestazioni, ha dimostrato e fatto comprendere a chi di dovere, che è affamata di cultura, e non solo musicale. Un segnale forte e beneaugurante per coloro che gestiscono la cosa pubblica. Dai mille problemi, si può anche trovare la strada per far sì chi il popolo torrese, non subisca sempre etichette che non merita.
Ernesto Limito