“La petizione per intitolare la biblioteca comunale di Gragnano a Michele Cavaliere, che ha trovato l’immediato entusiasmo del consigliere regionale Alfonso Longobardi, vicepresidente della commissione Bilancio e Finanza, è il giusto riconoscimento a un uomo di valore che ha pagato con la vita la sua battaglia contro la criminalità organizzata”. L’annuncio arriva da Vincenzo Zurlo, presidente dell’associazione LegalmenteItalia.
“E’ un obbligo morale che la città deve ai familiari di Cavaliere – continua – per tramandarne la memoria. Michele Cavaliere è un eroe cittadino’, vittima innocente della camorra ammazzata per mano criminale nel 1996 dopo essersi ribellata alla camorra ed aver denunciato richieste estorsive”.
“Dopo l’omicidio di Michele Cavaliere la città non ha vissuto reazioni, non c’è stata quell’esplosione civica che ha caratterizzato la rinascita di altre comunità, basti pensare cosa è successo a Palermo dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio”.
“La storia di Michele Cavaliere è molto simile a quella di Libero Grassi, stiamo parlando di due imprenditori che si ribellano alla prepotenza del racket, anche se l’epilogo della loro storia sarà diverso. Uno diventa icona della voglia di rinascita della società civile siciliana e nazionale, l’altro dimenticato dalla città, non conosciuto dalle nuove generazioni. L’unica traccia cittadina è un’anonima stradina che conduce a casa sua – ha concluso Zurlo – ed è effettivamente troppo poco”.