Caro Venanzio,
La fine anticipata dell’esperienza amministrativa guidata da Nicola Cuomo rappresenta sicuramente un evento traumatico per la città ed un colpo durissimo per l’immagine e la credibilità del Partito Democratico e dell’intera coalizione di centrosinistra.
Ma allo stesso tempo l’atto finale di questa lunghissima e dolorosa crisi ci deve indurre ad aprire una riflessione vera sulle ragioni politiche che hanno portato alla conclusione anticipata della consiliatura.
Sicuramente l’interruzione durante il mese di agosto dei lavori di rifacimento della Villa Comunale, i ritardi che hanno caratterizzato la riapertura del cantiere di Corso De Gasperi, il fallimento delle Terme, la perdita di 10 ML di euro per il recupero di Monte Faito, l’assenza di controllo del territorio da parte dei vigili urbani, il crollo negli ultimi sei mesi dei dati della raccolta differenziata, sono solo alcuni dei titoli che hanno pesato in maniera determinante nel processo di logoramento del rapporto fiduciario con i cittadini, che in ben due occasioni, in maniera spontanea, hanno finanche organizzato manifestazioni di civile protesta nei confronti del Sindaco.
Abbiamo consegnato a te, in diverse occasioni, queste riflessioni preoccupate con l’esplicita richiesta di procedere, in ossequio al vigente Statuto del Partito, alla convocazione del Congresso Cittadino per ricostruire insieme un luogo formale e sostanziale di discussione e di confronto al fine di rilanciare, sulla base di una profonda autocritica, l’esperienza di governo e proiettare la stessa alla fine della scadenza naturale del mandato ricevuto dagli elettori.
Purtroppo, e lo dico non mosso in alcun modo da spirito di polemica ma con rammarico sincero, hai svolto una funzione di parte, assecondando le posizioni più oltranziste di un gruppo di consiglieri, che nulla hanno a vedere con la storia del PD, e che hanno nei fatti precipitato Cuomo in un vortice settario ed autoreferenziale, dove si e’ consumata una frattura vera e profonda con la città.
Hai commesso un errore politico evidente, ed ora non puoi coprire questo errore con la logica del Capro Espiatorio, per cui, adesso, l’atto salvifico e rigenerante per il PD si sostanzierebbe nell’espulsione di 4 giovani consiglieri comunali, che con sofferenza, orgoglio e dignità hanno rassegnato le proprie dimissioni insieme ai consiglieri del centrosinistra compiendo un atto politico.
La commissione di garanzia non e’ il luogo dove si puo’ aprire una discussione politica, ne’ tantomeno la stessa potrebbe sanzionare, sul terreno delle norme statutarie del Partito, un atto come quello delle dimissioni, che e’ nella piena disponibilità’ dei consiglieri, così come e’ avvenuto a Roma, dove a dimettersi sono stati ben 18 consiglieri del PD.
Il vero tema che oggi e’ davanti a tutti noi sono le prossime elezioni amministrative e quindi quale sarà la posizione politica del PD, con quali forze si punterà a costruire la coalizione, con quale proposta proveremo a ricostruire un rapporto ed una sintonia con la citta’.
Ebbene mi sembra evidente che la tua impostazione ci condannerebbe inevitabilmente ad un isolamento politico senza precedenti, perche’ il punto e’ proprio questo: difendere l’esperienza amministrativa di Cuomo significherebbe rinunciare alle forze piu’ rappresentative del Pd, ben oltre, e lo sai, i 4 consiglieri ingiustamente incriminati, ma sopratutto non potremmo avere nessun tipo di alleanza, ne’ con la sinistra ne’ tanto meno con le forze moderate di centro, che sono state protagoniste dello scioglimento del Consiglio Comunale.
Adesso, dobbiamo abbassare i toni del confronto e voltare pagina; occorre lavorare, per quanto sia difficile, alla ricostruzione della nostra comunità politica ed della coalizione di centrosinistra a partire dal confronto necessario con IDV e con SEL e con tutte le forze moderate autenticamente riformiste.
Dobbiamo ricostruire una nostra credibilità sulla base di una proposta di governo all’altezza dei problemi e della voglia di riscatto di una grande città come Castellammare.
Abbiamo poco tempo, le elezioni sono vicine.
Non servono ulteriori polemiche né tanto meno” bolle di scomuniche”: ci aspetta un percorso difficile e complicato per ricostruire una sintonia con la città.
Dobbiamo RIPARTIRE: con umiltà dobbiamo chiedere scusa ai cittadini, e con forza segnare un NUOVO INIZIO per il PD, per il CENTRONISTRA nell’esclusivo interesse di Castellammare.