In tal modo, in queste aree individuate in quanto particolarmente connotate da traffico turistico e locale dove insistono siti di interesse turistico e/o zone commerciali, si sperimenterà la dislocazione territoriale dei posti auto coprendo l’effettivo fabbisogno per i residenti e per i turisti, nonché l’implementazione di strutture e servizi di riduzione della pressione ecologica e di politiche di interscambio con strumenti di mobilità sostenibile attraverso tecnologie che permettano la realizzazione di aree di sosta in grado di fornire servizi di ricarica per auto elettriche, postazioni di car/bike sharing e impianti per garantire l’autonomia energetica delle aree. A tal fine, a breve verranno attivate dal Comune le procedure per recepire manifestazioni d’interesse da parte di soggetti pubblici e privati interessati ad offrire la disponibilità di aree nelle zone individuate dalla Giunta.
«L’approvazione di questa delibera rappresenta un momento importante per la città. A partire dai parcheggi, si potrà finalmente pianificare lo sviluppo ed il rilancio delle attività commerciali e turistiche sull’intero territorio cittadino. Le zone individuate rappresentano quelle in cui al momento esistono le maggiori criticità, ma anche quelle in cui ci sono le maggiori potenzialità di sviluppo. Realizzare aree di sosta in corso Resina, ad esempio, sarà decisivo per il rilancio del commercio su quella strada e nel vicino Mercato di Pugliano. A breve organizzeremo un incontro pubblico per illustrare il lavoro svolto e per lanciare l’invito alle manifestazione d’interresse», così il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto.
La redazione delle linee di indirizzo del Piano Parcheggi è stata coordinata dall’assessore alla Viabilità Giuliana Di Fiore: «Con l’apertura a manifestazione d’interesse per individuare le aree in grado di ospitare nuovi parcheggi nel centro della città, ci avviamo verso la realizzazione di aree di sosta che, oltre a favorire la mobilità, possano offrire anche altri servizi – dice l’assessore Di Fiore -. Si è pensato agli impianti di ricarica per veicoli elettrici, ma anche a “Case dell’Acqua” o postazioni per il recupero degli oli esausti. L’obiettivo finale è creare un sistema che grazie alla tecnologia possa garantire politiche di viabilità sostenibile».