Per i Carabinieri della compagnia di Torre del Greco coordinati nelle indagini dal maggiore De Rosa Giuseppe Iorio, vollese, 43enne incensurato, piccolo imprenditore nel settore ortofrutticolo con una attività nei pressi del Centro AgroAlimentare di Napoli, si sarebbe effettivamente suicidato.
Il corpo rinvenuto dai Carabinieri di Volla, che già si erano messi sulle sue tracce dopo la denuncia di scomparsa da parte della moglie. Una telefonata anonima che segnalava la densa colonna di fumo nero aveva solo velocizzato il ritrovamento dei resti dell’uomo. I militari stavano infatti seguendo i segnali del gps dell’auto di Giuseppe Iorio e sarebbero comunque giunti nello sterrato oltre il piccolo cavalcavia di via De Roberto a Poggioreale.
Sui poveri resti del corpo consumato dalle fiamme non risulterebbero apparentemente fori di proiettili cosa che ha avvalorato ulteriormente l’ipotesi del suicidio, ma in ogni caso si attendono i risultati dell’autopsia, disposta dalla Procura.
La moglie di Iorio, nel denunciarne la scomparsa aveva spiegato ai militari una difficile condizione psicologica che Giuseppe stava attraversando. L’uomo sembra fosse entrato in una difficile depressione dovuta, sembrerebbe, a problemi e perdite economiche legate ad un cattivo andamento del lavoro. Da qualche settimana era entrato in cura.
Prima di darsi fuoco Iorio ha sistemato i due telefonini, le chiavi dell’auto e il portafogli su un muretto. Poi si sarebbe cosparso di benzina, portata con se in una sacca di plastica usa e getta di quelle che si utilizzano per emergenza in caso di carburante esaurito, ed infine il tragico epilogo. Il tappo della tanica è stato ritrovato a distanza di un paio di metri dal cadavere.