All’alba di oggi, nell’ambito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i Carabinieri della Compagnia di Casoria hanno dato esecuzione ad un’ ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. su richiesta della Procura di Napoli Nord, nei confronti di due persone, conviventi, indagate per i reati di violenza sessuale aggravata nei confronti della loro figlia di 3 anni. Il gip ha disposto la detenzione in carcere per l’uomo e gli arresti domiciliari per la donna. I due non sono sposati ma, sembra, che convivono da tempo.
La donna è la mamma del piccolo Antonio, il bimbo di tre anni precipitato dalla finestra della sua abitazione all’ottavo piano un anno prima della tragica fine di Fortuna Loffredo, la bimba che aveva subito abusi sessuali e poi scaraventata nel vuoto la mattina del 24 giugno dell’anno scorso. Le indagini sulla coppia sono scaturite proprio dall’inchiesta sulla morte della piccola Fortuna, che era stata vista viva l’ultima volta proprio nell’abitazione di M. F.
In particolare, nel corso delle investigazioni, è risultato che l’uomo avrebbe costretto la bimba a subire atti sessuali contro la sua volontà in presenza della madre, la quale, sebbene avvisata in più occasioni dalla figlia dei comportamenti assunti dal convivente ai suoi danni, non li impediva, omettendo, altresì, di denunciarli in spregio al dovere di protezione su di lei gravante nei confronti della figlia né si attivava, quantomeno, per evitare il protrarsi dei fatti delittuosi sopra descritti.
Le indagini pur derivando dalla vicenda, che ha suscitato grave allarme tra la popolazione, della morte della piccola Fortuna Loffredo ha fatto emergere un ulteriore fatto autonomo rispetto al citato episodio criminoso.
La coppia, che abita in una zona di Caivano diversa da “Parco Verde”, frequentava il palazzo da dove è caduta la bambina di sei anni perché in uno degli appartamenti vivono i genitori della donna arrestata oggi.
Nel Parco Verde di Caivano ed in particolare in quel maledetto isolato 13, sono morti due bambini e sono stati anche arrestati altri due genitori, sempre nell’ambito della medesima indagine, furono già adottati provvedimenti cautelari personali ed arrestati due coniugi, che abitavano nella stessa palazzina della Loffredo, anch’essi accusati di violenza sessuale aggravata nei confronti della loro figlia di 12 anni.