Un soggetto senza alcuna apparente qualificazione formativa o esperienza professionale di rilievo relativamente a quelle richieste per fare il direttore generale di un Ente pubblico, e che, fino al mese di gennaio 2015, aveva ricoperto la carica di presidente del Consiglio di Amministrazione del Consorzio Farmaceutico Intercomunale costituito tra i Comuni di Scafati, Capaccio, Cava de’ Tirreni, Eboli e Salerno”. È quanto dichiara Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale.
“L’articolo 7, comma 2, D.lgs. n. 39/2013 – spiega Cirielli – vieta il conferimento di incarichi amministrativi di vertice nelle amministrazioni di una provincia «A coloro che nei due anni precedenti siano stati componenti della giunta o del consiglio della provincia, del comune o della forma associativa tra comuni che conferisce l’incarico, ovvero a coloro che nell’anno precedente abbiano fatto parte della giunta o del consiglio
di una provincia, di un comune con una popolazione superiore ai 15.000 abitanti o di una forma associativa tra comuni avente la medesima popolazione, nella stessa regione dell’amministrazione locale che conferisce l’incarico, nonché a coloro che siano stati presidente o amministratore delegato di enti di diritto privato in controllo pubblico da parte di province, comuni e loro forme associative della stessa regione»”.
“Ai fini della configurazione dell’ipotesi d’inconferibilità dettata dal suddetto disposto normativo – continua – è sufficiente che l’incarico amministrativo di vertice riguardi una qualsiasi Provincia, un qualsiasi Comune (con popolazione superiore ai 15.000 abitanti) o una qualsiasi forma associativa tra Comuni aventi la medesima popolazione, purché ricadenti nella stessa Regione in cui si trova l’ente di diritto privato in controllo pubblico nel quale l’interessato abbia ricoperto, nell’anno antecedente, la carica di Presidente o Amministratore delegato”.
“In ragione di tali considerazioni – conclude Cirielli – è di assoluta evidenza come al dottor Bruno Di Nesta non potesse essere conferito l’incarico di direttore generale della Provincia di Salerno, versando egli in una manifesta condizione d’inconferibilità ex art. 7, comma 2, lett. a), d. lgs. 39/2015”.