Un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia partenopea è stata eseguita dai Carabinieri nei confronti di 4 indagati, tra i quali figura Nicola Foria, ritenuto attuale reggente del clan camorristico attivo a Pomigliano d’Arco e
nelle zone limitrofe. I 4 indagati – oltre al boss Foria ci sono Giuseppe Falco, classe 84 di san Giuseppe Vesuviano, Tommaso Rega, classe 63 di Pomigliano, e Luigi Esposito classe 72 di Marigliano – sono ritenuti responsabili, in concorso, dei reati di tentata estorsione e turbativa d’asta, con l’aggravante delle modalità mafiose.
Dalle indagini, svolte tra giugno e ottobre, è emerso che i quattro avrebbero tentato di entrare in possesso di un immobile, oggetto di asta pubblica a seguito del fallimento della società proprietaria, turbandone il regolare svolgimento prima tentando di corrompere un imprenditore
intenzionato a partecipare alla gara, attraverso l’intermediazione di un avvocato del foro di Nola, e successivamente minacciando lo stesso imprenditore in più occasioni con metodi mafiosi.
Nel corso dell’operazione sono stati sottoposti a sequestro preventivo 3 società operanti nel settore dell’edilizia e dei trasporti commerciali, 12 fabbricati, 4 terreni e 10 rapporti bancari riconducibili agli indagati per un valore complessivo di 5 milioni di euro.