Castellammare: Pd, un organismo dirigenziale a fianco del commissario

Venanzio Carpentieri
Venanzio Carpentieri

Un organismo dirigenziale stabiese affiancherà Carpentieri fino alle prossime elezioni amministrative. E’ la decisione presa dai vertici del Pd al termine della riunione svoltasi martedì sera nella locale sezione del corso Vittorio Emanuele. Lo stesso Venanzio Carpentieri (che svolge il doppio ruolo di segretario provinciale del partito e commissario cittadino) ha annunciato l’intenzione di dar vita ad un organismo dirigenziale a tempo, che lo supporti nelle attività politiche e organizzative. “Sarà un organismo snello – afferma – e nello stesso tempo rappresentativo del pluralismo esistente nel partito stabiese”. Ma è sempre battaglia con la corrente dei casilliani, rappresentata dall’ex capogruppo (oggi leader dei dissidenti) Francesco Iovino. L’ex consigliere non ha partecipato al vertice, insieme agli altri dissidenti Rosanna Esposito, Rodolfo Ostrifate e Francesco Russo. I quattro ex consiglieri, insieme ai gruppi “Rifare l’Italia”, “Giovani Democratici” e “LabDem”, hanno scritto al segretario regionale Assunta Tartaglione, chiedendo d’intervenire sul caso stabiese.

“L’incontro di ieri è stato programmato senza un ordine del giorno – si legge nella lettera firmata dai 4 dissidenti e dagli altri gruppi della minoranza interna – ma, soprattutto, era aperto soltanto ad una parte del Pd, con l’esclusione di quattro consiglieri uscenti, energie essenziali unitamente a Sel e Idv per la ricostruzione di un centrosinistra vincente nella nostra città. Rispetto a questa decisione – continuano – miope oltre che lesiva della dignità di alcuni autorevoli esponenti del partito, esprimiamo profondo rammarico e preoccupazione”. Secondo i dissidenti, dunque, “la decisione sancisce una ulteriore profonda frattura all’interno del Pd. La gestione del commissario Carpentieri appare ancora una volta settaria e per questo motivo riteniamo inevitabili le sue dimissioni”.

La guerra delle correnti, che ha già prodotto la crisi dell’amministrazione Cuomo e il successivo commissariamento del Comune, rischia dunque di travolgere quello che alle ultime elezioni è risultato il primo partito della città. Al vertice di ieri erano presenti invece, tra gli altri, l’ex sindaco Nicola Cuomo e i consiglieri rimastigli fedeli fino all’ultimo, come Alessando Zingone, Michele Migliardi, Gina Avitabile e Anna Verdoliva.

“La discussione sviluppatasi nel corso del vertice di martedì sera è stata serena, approfondita e proficua – afferma Carpentieri che, anche in considerazione del deferimento al collegio dei probiviri, ha preferito glissare sul mancato invito ai dissidenti – Il nostro obiettivo è quello di rilanciare l’azione politica sul territorio, collaborando nella costruzione di un percorso virtuoso di avvicinamento alla scadenza elettorale della prossima primavera”. Sarà battaglia dunque anche per la designazione del candidato sindaco, che potrebbe essere scelto dalle primarie. In lizza ci sono l’ex sindaco Cuomo, il suo vicesindaco Maria Rita Auricchio, l’e assessore Nicola Corrado e Antonio Pannullo. Grandi manovre al via anche nelle altre coalizioni.
Il centrodestra va verso una ricandidatura di Antonio Pentangelo, mentre nei Moderati la scelta dovrebbe ricadere su Luigi Greco o Antonio Alfano. Un ruolo attivo nell’alleanza centrista sarà quello rivestito anche dal presidente della Juve Stabia Franco Manniello, il quale tuttavia non ambirebbe alla candidatura alla poltrona di primo cittadino. La crisi del Pd lascerebbe invece ampi spazi di manovra a sinistra, dove restano caldi i nomi di Nello Di Nardo (leader regionale dell’Idv) e Salvatore Vozza (segretario campano di Sel). In campo anche il Movimento 5 Stelle, che ha già avviato dei confronti con la cittadinanza per individuare le priorità programmatiche.

 

 

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