Maggioranza e opposizione consiliare a lavoro subito per Ercolano o si assisterà all’ennesimo flop natalizio a tutto danno dell’economia locale. Manifestazioni, eventi mondani pubblici per attirare gente e invogliare allo shopping di Natale in paese .
Campagne contro la desertificazione che inesorabile contraddistingue all’imbrunire il territorio compromettendo notevolmente il futuro di commercianti coraggiosi come Angelo Russolillo. Russolillo rappresenta senza ombra di dubbio l’emblema di chi non ci sta ad arrendersi all’inefficienza che per anni
ha penalizzato la comunità degli scavi continuando imperterrito una campagna di solidarietà nei confronti dei cittadini meno fortunati. Ma da soli si sa non si va lontano : maggioranza e opposizione sono oggi chiamate alla cooperazione operativa in favore del rilancio dell’economia indigena e della qualità d’esistenza dei residenti. Per ottenere validi risultati occorre che all’interno della macchina comunale figurino dirigenti all’altezza del ruolo e produttivi.
Intanto il comandante della polizia locale Francesco Zenti, chiacchierato in periodo elettorale dalla stessa maggioranza e in odore di spostamento da tempo, resta al suo posto con tanto di deleghe mostrando un’ iperattività in campo proprio all’indomani delle polemiche sollevate sull’opportunità di lasciare il dirigente nel suo attuale ruolo. Il sindaco Ciro Buonajuto aveva parlato di meritocrazia e rinnovamento : è giunto il momento di porre in essere questo nuovo processo
evolutivo per Ercolano senza fare sconti di sorta o avremmo assistito all’ennesimo bluff. Avanti allora con i fatti : stop ai selfie , alla retorica perenne e alle strumentalizzazioni spesso di cattivo gusto. Il tempo stringe : agli onesti esercenti come
Russolillo poco importa la polemica sterile o il campanilismo datato. Al contrario ci si batte perché le esigenze e i diritti degli onesti contribuenti, di chi ha investito nella propria città siano tutelati come si conviene ad una società civile degna di tale appellativo.
Alfonso Maria Liguori.